Battaglia di Guadalajara
Data di fine: 25 Mar 1937
Periodo storico: Guerra di Spagna
Al centro della Nuova Castiglia, la città di Guadalajara è il punto di convergenza di importanti strade che dal nord e dal Mediterraneo si dirigono verso Madrid, distante 58 km. Proprio la particolare posizione strategica di Guadalajara rende questo territorio il luogo della famosa battaglia durante la guerra civile spagnola tra l'8 e il 25 marzo 1937. Oltre alle forze governative partecipano allo scontro le brigate internazionali nelle quali militano numerosi antifascisti italiani. Dalla parte dei nazionalisti combatte il Corpo Truppe Volontarie italiane (CTV). La battaglia si conclude con il successo dei repubblicani e degli antifascisti che rinvia di molti mesi l'ingresso dei nazionalisti a Madrid. Cronologia della battaglia: 8 marzo: fascisti italiani, euforici per la conquista di Malaga, attaccano le posizioni conquistate dai repubblicani nei primi giorni dell'anno nell'Alcarria. E' l'ennesimo tentativo di isolare Madrid, questa volta da nord lungo la direttrice Guadalajara-Alcal� de Henares. Il CTV agli ordini del generale Roatta conta 50.000 uomini, appoggiati da 250 carri armati, 230 pezzi di artiglieria mobile, una compagnia di carri lanciafiamme, 50 aerei da caccia e 12 ricognitori e un parco di oltre 4.000 automezzi di ogni tipo. Lo affianca una divisione spagnola forte di 20.000 soldati.A fronteggiare questa possente massa di manovra vi sono 6/7.000 miliziani del Levante di cui la metà in linea, armati di fucili e poche mitragliatrici. Si trovano nella zona per addestramento dei carri armati sovietici. Alle 7, dopo un intenso fuoco di artiglieria, gli italiani avanzano e travolgono le difese repubblicane. Il generale Roatta proclama: "Domani saremo a Guadalajara, dopodomani ad Alcalà de Henares e tra tre giorni a Madrid". 9 marzo: i miliziani si riorganizzano e facendo saltare diversi ponti tentano di rallentare l'avanzata nemica per consentire l'arrivo di rinforzi. I fascisti avanzano con difficoltà sotto una pioggia insistente che però non impedisce agli aerei repubblicani di attaccare le colonne nemiche lungo la strada di Francia. Verso sera arrivano in linea l'11. e la 12. Brigata Internazionale e l'11. Divisione di Lister. 10 marzo: i fascisti, occupata Brihuega, proseguono fino al fiume Tajuña: sono a 26 km da Guadalajara. L'azione combinata di carri armati e aerei lealisti infligge gravi perdite agli attaccanti e mentre la 12. Brigata Garibaldi degli antifascisti italiani prende contatto con il nemico, il battaglione Thälmann perde la posizione strategica del Palacio de Ibarra. 11 marzo: i fascisti, sotto la neve, tentano di rompere le linee repubblicane lungo la strada d'Aragona, mentre il Battaglione "Commune de Paris", dopo gravi perdite, è costretto a ripiegare scoprendo il fianco dei garibaldini. Questi devono arretrare fino al km. 78.500, ultima linea di difesa di Guadalajara. L'aviazione repubblicana si assicura il dominio dei cieli e bombarda incessantemente il nemico. 12 marzo: fallisce un nuovo attacco lungo la strada di Brihuega. Lister, con un violento contrattacco, annienta la 3. Divisione "Penne Nere" del generale Nuvoloni. L'iniziativa passa ai repubblicani. I garibaldini utilizzano l'"Altovoz del Frente" per fare opera di propaganda verso i soldati italiani ormai stremati da quattro giorni di scontri. 13 marzo: il comando repubblicano ordina il contrattacco generale lungo il fronte di Trijueque. I legionari fascisti dapprima resistono ma per l'intervento dei carri armati, che rompono le loro linee di difesa in più punti, volgono in fuga. E' una rotta disordinata; viene abbandonato molto materiale bellico e molti sono fatti prigionieri. 14 marzo: la 12. Brigata Internazionale riceve l'ordine di riconquistare il Palacio de Ibarra, posizione fortificata dai fascisti da dove una postazione di artiglieria spara in continuazione sulle truppe repubblicane. Per l'attacco frontale viene scelto il Battaglione Garibaldi, mentre compagnie dell'"André Marty" e del "Dombrowski" lo sostengono ai lati. Dapprima i garibaldini si portano sotto il muro di cinta costringendo i legionari a ritirarsi all'interno. Respingono quindi un tentativo di rompere l'accerchiamento; poi, attraverso una breccia nel muro, penetrano nel complesso e ingaggiano una violenta lotta corpo a corpo. Alla fine i fascisti, circondati e senza via di fuga, si arrendono. Sono contati 262 prigionieri; consistente è il bottino di materiale bellico: trattori per artiglieria, tre cannoni, sei autocarri, mitragliatrici, motociclette, viveri e indumenti. 15 marzo: i repubblicani riconquistano Trijueque. I fascisti sostituiscono le loro truppe di linea, ormai sbandate e stremate, con due unità fresche, mentre Roatta chiede a Franco l'autorizzazione a sospendere i combattimenti e a porsi sulla difensiva per far riposare le truppe e riorganizzarle. 16 marzo: giorno di tregua. Anche i repubblicani sono stanchi. Solo la loro aviazione non conosce pause continuando a martellare il nemico. 18 marzo: l'azione combinata di aerei, carri armati e artiglieria repubblicana getta il panico tra le fila fasciste. La 12. Brigata Internazionale riconquista Brihuega. Le divisioni fasciste appena arrivate in linea, già demoralizzate alla vista della ritirata disordinata dei loro camerati, sono a loro volta travolte e costrette alla fuga. Sono fatti 200 prigionieri e viene catturato moltissimo materiale bellico di ogni tipo. 19 marzo: enciclica papale di Pio XI "Divini Redemptoris": "Anche là, nella nostra carissima Spagna, il flagello comunista si è scatenato purtroppo con violenza furibonda". 20 marzo: i repubblicani riprendono la controffensiva ma con scarsi risultati. Mancano riserve per sostituire uomini stremati da tanti giorni di scontri. 24 marzo: un'unità di Lister raggiunge il km. 97 della strada di Francia, praticamente da dove erano partiti i fascisti l'8 marzo. I legionari sono rilevati da una brigata di navarresi; negli scontri hanno perso 1.500 uomini, 1.200 i prigionieri. La battaglia di Guadalajara è finita. Sarà ricordata come la "prima sconfitta del fascismo". da "Il viaggio della memoria - Testimonianze, storia e letteratura della guerra di Spagna 1936-1939", Milano, 1999, di Pietro Ramella, Ibio Paolucci e Franco Giannanton; http://www.storiaxxisecolo.it/antifascismo/Guerraspagna11.htm
LEGATE A QUESTO EVENTO
Persone
- Mallozzi Vittorio (22 ottobre 1909 - 31 gennaio 1944)
- Trippa Giovanni (1 ottobre 1907 - 6 gennaio 1983) , dal marzo 1937 fino al marzo 1937
- Boni Fernando (26 febbraio 1901 - 29 luglio 1965) , dal marzo 1937 fino al marzo 1937
- Leonardi Alcide (18 luglio 1905 - 1983)
- Barontini Ilio (28 settembre 1890 - 22 gennaio 1951)
- Melli Giuseppe (28 gennaio 1911 - 28 novembre 1989)
- Canepa Giovanni Battista (18 luglio 1896 - 13 febbraio 1994) , dal 8 marzo 1937 fino al 12 marzo 1937
- Bellè Pietro (10 dicembre 1906 - ) , dal marzo 1937 fino al marzo 1937
- Bettini Bruno (7 ottobre 1915 - )
- Casati Agostino (2 agosto 1897 - 8 febbraio 1973)
- Lagonigro Giuseppe (29 agosto 1915 - 1966) , dal marzo 1937 fino al marzo 1937
- Marinoni Stefano Giovanni (4 febbraio 1911 - 13 novembre 2005)
- Cetin Antonio (17 febbraio 1902 - )
- Beltran Luigi ( - 1937) , dal marzo 1937 fino al marzo 1937
- Corini Pietro (19 marzo 1913 - 15 marzo 1978)
- Bortolussi Giovanni (25 luglio 1912 - 1945) , dal marzo 1937 fino al marzo 1937
- Bressan Emilio (8 giugno 1910 - 15 marzo 1973) , dal marzo 1937 fino al 11 marzo 1937
- Pajetta Ettore (25 agosto 1906 - 12 gennaio 1981)
- Visentini Natale (25 dicembre 1909 - ) , dal 12 marzo 1937 fino al 12 marzo 1937
- Moscatelli Secondo (10 marzo 1899 - ) , dal marzo 1937 fino al marzo 1937
- Rossetto Beniamino (26 luglio 1913 - 24 dicembre 1988)
- Zanella Marino (16 luglio 1908 - 26 gennaio 1945)
- Menarini Cesare (5 ottobre 1907 - 11 aprile 2002)
- Montarolo Francesco (23 giugno 1900 - 2 febbraio 1973)
- Pajetta Giuliano (1 ottobre 1915 - 15 agosto 1988)
- Santini Aureliano (12 febbraio 1911 - 19 febbraio 1966)
- Tocchini Giuseppe (25 maggio 1895 - 30 marzo 1982)
- Parutto Venanzio (30 maggio 1899 - 18 novembre 1973) , dal marzo 1937 fino al marzo 1937
- Tonelli Vincenzo (13 luglio 1916 - 28 luglio 2009) , dal marzo 1937 fino al marzo 1937
- Tonelli Vittorio (14 ottobre 1907 - 11 ottobre 1970) , dal 8 marzo 1937 fino al 10 marzo 1937
- Bonfiglioli Angelo (29 settembre 1896 - ) , fino al marzo 1937
- Ricci Mario (23 novembre 1901 - 18 agosto 1989)
- Ricci Mario (20 maggio 1908 - 18 agosto 1989)
- Sola Giovanni (31 agosto 1888 - 27 febbraio 1967) , dal marzo 1937 fino al marzo 1937
- Suzzi Vittorio (28 agosto 1900 - ) , dal marzo 1937 fino al 10 marzo 1937
- Calligaris Giovanni (12 maggio 1900 - 10 giugno 1983) , dal marzo 1937
- Fibbi Romeo (30 agosto 1915 - )
- Braccialarghe Giorgio (22 agosto 1911 - 8 luglio 1993) , dal 8 marzo 1937 fino al 25 marzo 1937
- Perpiglia Marco (13 marzo 1910 - 23 ottobre 1983)
- Rossetti Adriano (29 gennaio 1894 - 9 giugno 1962) , fino al 14 marzo 1937
- Schiavi Armando (26 febbraio 1910 - 6 dicembre 1964)
- Venturotti Emilio (12 novembre 1903 - )