Moscatelli Secondo di Virgilio, 10/03/1899, Ciciano, frazione di Chiusdino (SI). Cementista, manovale edile, minatore. Da documentazione della Prefettura di Siena del 25 settembre 1930, risulta trasferitosi con la famiglia da Chiusdino a Montieri (GR) già  prima del censimento del 1911. Emigra in Belgio all'inizio del settembre 1923, avendo ottenuto il nullaosta dal sindaco di Gavorrano (GR) e il rilascio del passaporto dalla Questura di Grosseto proprio il 7 settembre. Secondo le informazioni raccolte dalla Divisione Polizia Politica, giunge in Belgio il 20 dello stesso mese e si trova a Chà¢telet (Hainaut) già  il 22 occupato come cementista. Qui risulta residente e continua l'attività  antifascista - indicata alternativamente dalle fonti come "anarcoide" e/o "di simpatie comuniste"- e nel 1925 è condannato dal tribunale di Charleroi (Hainuat) per possesso di arma illegale e per minacce. Il 6 aprile 1930 risulta nuovamente sotto arresto a Charleroi per un tentativo di irruzione nei locali della Borsa dove è in corso la cerimonia di consegna della nuova bandiera agli ex combattenti italiani. La Prefettura di Grosseto, in data 17 agosto 1930 conferma la validità  del passaporto per il Belgio ancora per un anno. Nel gennaio 1933, forse per sfuggire ai continui fermi di polizia, si trasferisce a Jemeppe (Liegi - Vallonia) ma ad aprile ritorna a Chà¢telet. In ottobre è a Herstal (Liegi - Vallonia) e lavora al canale Liegi-Maastricht, poi è manovale edile presso la chiusa dell'àŽle Monsin a Liegi. Risiede a Herstal fino al 1935 per allontanarsene in dicembre e non farvi più ritorno. Secondo la segnalazione del Consolato italiano a Liegi parte nell'ottobre del 1936 per la Spagna dal Belgio, intenzionato ad arruolarsi nelle milizie rosse. Secondo gli elenchi dei volontari italiani provenienti dal Belgio (RGASPI, F.545; Op.6; D.478), sarebbe infatti partito entro il 15/11/1936. A questa data risulta "sposato, bersagliere, simpatizzante comunista". Viene iscritto in Rubrica di Frontiera con provvedimento di arresto e nel Bollettino delle Ricerche (scheda 0220, Questore di Siena, in data 12 febbraio 1935) proprio in qualità  di combattente antifranchista in Spagna, dove risulta effettivamente arruolato nel Battaglione Garibaldi col quale combatte al Cerro de los Angeles, a Pozuelo, Boadilla, Majadahonda, Mirabueno, Arganda e Guadalajara. Alla costituzione della 12. Brigata internazionale Garibaldi è inviato sul fronte di Huesca, dove viene ferito il 16 giugno 1937 all'ascella destra da una scheggia. Viene fatto rientrare in Francia nell'ottobre 1937, qui risulta residente a Montauban (Tarn e Garonna) dove è poi arrestato nel settembre 1942 e internato dapprima nelle carceri di Cahors e di Agen (Lot e Garonna), nella regione del Midi-Pirenei, e poi a Mont-de-Marsan (Landes) nella regione della Nuova Aquitania. Il 21 giugno 1943 evade e fugge in Austria e di lè si porta in Italia in data imprecisata. Secondo il Consolato italiano a Linz, però, egli sarebbe già  su suolo austriaco nell'aprile 1943 quando chiede il passaporto in quanto lavoratore dell'industria proveniente dalla Francia senza documenti. In Italia è partigiano con la 21. Brigata Garibaldi Spartaco Lavagnini a Siena. Nella scheda Marchetti su Moscatelli Secondo (in INSMLI - Archivio AICVAS, b.6; fasc.35) si trova l'informazione sulla richiesta di pensione come ex combattente da cui si deduce che egli sia sopravvissuto alla guerra di Liberazione.

Battaglia di Cerro de los angeles (Cerro Rojo) (dal novembre 1936 fino al novembre 1936)
Battaglia di Pozuelo de Alarcón
Battaglia di Boadilla del Monte (dal dicembre 1936 fino al dicembre 1936)
Battaglia di Majadahonda
Battaglia di Mirabueno (dal gennaio 1937 fino al gennaio 1937)
Battaglia di Arganda del Rey
Battaglia di Guadalajara (dal marzo 1937 fino al marzo 1937)
Battaglia di Huesca (dal giugno 1937 fino al 16 giugno 1937)
Annotazioni: Questa scheda biografica è stata ricostruita facendo riferimento principalmente alla scheda relativa al soggetto presente in: Volontari antifascisti toscani nella guerra civile spagnola / a cura di Ilaria Cansella e Francesco Cecchetti. - [Grosseto] : ISGREC ; Arcidosso : Effigi, 2012. - 212 p. : ill. ; 24 cm + 1 DVD. - (Quaderni / ISGREC ; 2). - Titolo del DVD: Volontari antifascisti toscani nella guerra civile spagnola : le biografie. - [ISBN] 978-88-6433-186-7, p. 326.

Revisore: Erica Grossi

Revisore: Erica Grossi

Annotazioni: Della sua partecipazione alla Resistenza, si conosce solo l'informazione relativa all'arruolamento nella 21. Brigata Garibaldi Spartaco Lavagnini operante a Siena e nel territorio della Val d'Elsa.

Revisore: Erica Grossi

Annotazioni: Della biografia dopo la Seconda guerra mondiale e, dunque, dopo la sua partecipazione nelle file della 21. Brigata Garibaldi Spartaco Lavagnini di Siena, si è reperita soltanto l'informazione relativa alla domanda di pensione di combattente da lui inoltrata (in documenti conservati in INSMLI - Archivio AICVAS, b.6; fasc.35), da cui si deduce che sia sopravvissuto alla guerra di Liberazione.

Revisore: Erica Grossi