Lagonigro Giuseppe di Pellegrino e Fatigato (Faticato) Maria, nato il 29 agosto 1915 a Foggia. Infermiere, comunista. Sposato nel 1933 con Domenica Di Giuseppe da cui ha una figlia, nata nel 1936. Intanto, il 16 aprile 1935 è chiamato alle armi e incorporato nel 151. Reggimento Fanteria di stanza a Macerata. Sembra un soggetto ribelle e refrattario alla disciplina dell'esercito e per questo viene arruolato per punizione (o si arruola volontario, non è chiaro), nel Corpo Truppe Volontarie - OMS (oltremare Spagna) e raggiunge la Spagna già  nel 1936 (secondo la scheda Marchetti), anche se secondo fonti bibliografiche più recenti, l'arrivo sarebbe da datare nel gennaio 1937. Qui combatte come caporale legionario e partecipa alla battaglia di Guadalajara nel corso della quale è fatto prigioniero il 19 marzo dalle forze antifranchiste e rinchiuso nel carcere di San Miguel a Valencia. Intanto, in Italia, il governo comunica alla famiglia che egli è caduto nel corso della stessa battaglia e si dichiara il lutto il 13 marzo 1937. Ragione di questa comunicazione ufficiale potrebbe essere la diserzione di Lagonigro che, in realtà , è vivo e chiede di essere arruolato tra le forze antifranchiste, dichiarando - secondo fonti della polizia politica in Italia - l'orientamento politico comunista che in patria avrebbe tenuto nascosto. Accetta di collaborare al quindicinale "La nuova parola. Giornaletto di cultura sociale", distribuito tra i prigionieri italiani per rieducarli all'antifascismo. Nell'agosto dello stesso anni ottiene di essere arruolato con la 12. Brigata Internazionale Garibaldi con la quale partecipa ai combattimenti sull'Ebro nel corso dei quali, a luglio del 1938, resta ferito da una scheggia di bomba mentre si trova in trincea. Viene ricoverato nell'ospedale di S'Agarò. Quel che accade nei mesi tra la fine del 1938 e il 1939 non è chiaro e le fonti sono piuttosto discordanti. In generale, si sostiene che egli abbia tentato di passare la frontiera spagnola con un convoglio sanitario il 31 ottobre 1938, diretto in Messico - ma già  nel maggio-giugno intrattiene una corrispondenza con la madre e la famiglia in Italia cui pervengono lettere veicolate da una certa Anne Marie di Parigi. Inoltre, fin dal 21 ottobre del 1938 è segnalato nel Bollettino delle Ricerche con schedina n.01431 dal questore di Foggia come residente nella "Spagna rossa" e "da arrestare". Questa notizia sarebbe validata dalla nota redatta dal commissario Manzi, dirigente della 7. zona dell'OVRA, il quale il 10 novembre 1938 scrive delle dichiarazioni raccolte in data 9 novembre al momento dell'uscita dalla Spagna di quanti sono considerati disertori dallo Stato italiano, per essere entrati come soldati o camicie nere e essere poi arrestati e arruolati nelle file dei "rossi". Si sostiene, in questa fonte, che la «propaganda marxista [...] sarebbe riuscita tuttavia a far passare ai rossi [...] le Camicie Nere [...] Lagonigro Giuseppe (135502) [...].». A complicare il quadro c'è la notizia contenuta nelle fonti della fratellanza garibaldina di un suo passaggio dal centro di smobilitazione di Torellò il 3 gennaio 193? (forse 1939 dagli elenchi archivio AICVAS, b.16; fasc.84) e dell'internamento nel campo di Gurs, in data non precisata. Secondo la nota redatta da Pietro Pavanin e conservata presso gli archivi russi, nel mese di luglio 1939, Lagonigro risulta presente nel campo di concentramento di Gurs nella nona compagnia, considerata dal referente italiano per il PCI in URSS, una compagnia di "cattivi elementi". Risulta poi la notizia, testimoniata dall'atto ufficiale, del matrimonio avvenuto il 19 dicembre 1939 con Mercedes Carreras, dalla quale ha un figlio che nasce nel 1941. Nel periodo che va dal 1940-1941 e il 1945 fugge nella Francia occupata dai nazisti dove utilizza il falso cognome De La Ville. Si arruola nella Legione Straniera e forma una nuova famiglia con una donna francese dalla quale ha tre figli tra la fine degli anni Quaranta e gli anni Cinquanta. Muore a Nérac (Aquitania) nel 1966, già  congedato da qualche mese dalla Legione Straniera per motivi di salute.

Battaglia di Guadalajara (dal marzo 1937 fino al marzo 1937)
Battaglia dell'Ebro (dal luglio 1938 fino al luglio 1938)
Annotazioni: Le informazioni biografiche relative soprattutto al periodo del secondo dopoguerra - ma anche quelle incerte sulle fasi di passaggio dal Corpo Truppe Volontarie alla 12. Brigata Garibaldi e sull\\\'uscita dalla Spagna e il passaggio in Francia - sono il risultato di recenti ricerche da parte degli stessi membri della sua famiglia diffusa (i cinque figli in Italia, Spagna e Francia) e dalla pubblicazione di articoli e resoconti giornalistici (2010/20111) sugli esiti di queste traiettorie investigative personali.

Annotazioni: Lagonigro risulta sposato fin dal 1933. Il 16 aprile del 1935 è chiamato alle armi e si sposta da Foggia a Macerata dov'è di stanza il 151. Reggimento Fanteria cui è assegnato.

Revisore: Erica Grossi

Annotazioni: La data di uscita dalla Spagna, come molte delle informazioni relative al periodo 1938-1945, è piuttosto incerta. Si hanno notizie di un suo passaggio con convoglio sanitario alla frontiera tra la Spagna e la Francia diretto in Messico il 9 novembre 1938, partito il 31 ottobre. Allo stesso modo, si hanno notizie di un suo passaggio dal campo di smobilitazione di Torellò il 3 gennaio 1939; sembra, inoltre, che nel luglio del 1939 si trovi nel campo di concentramento di Gurs ma anche che a dicembre sposi Mercedes Carreras, probabilmente a Barcellona.

Revisore: Erica Grossi

Annotazioni: Della biografia di Lagonigro negli anni tra il 1939 e il 1945 si hanno notizie contrastanti. Le fonti consultate parlano di un espatrio dalla Spagna verso la Francia con successivo internamento a Gurs almeno nel luglio 1939. Si ha notizia però del matrimonio con una donna spagnola il 19 dicembre 1939 e della nascita di un figlio nel 1941. Allo stesso modo, si hanno notizie contrastanti intorno alla sua permanenza in Francia dove pare si sia trasferito probabilmente intorno al 1940-1941 e dove si sia arruolato alternativamente nell'esercito francese o nella Legione Straniera sotto la falsa identità  di De La Ville. Di certo si conosce l'esito di questo espatrio: una nuova relazione - la terza - con una donna da cui ha tre figli tra gli anni Quaranta e Cinquanta.

Revisore: Erica Grossi

Annotazioni: Come per le altre informazioni personali, anche quelle relative al periodo successivo alla Seconda guerra mondiale non sono certe. Le fonti riportano genericamente della relazione con una donna francese - forse matrimonio, forse sotto la falsa identità  di De La Ville, dato che Lagonigro al tempo ha già  contratto almeno altri due matrimoni in Italia nel 1933 e in Spagna nel 1939 - e dei tre figli nati da questa relazione. Non è chiaro se ciò sia successivo al suo arruolamento nella Legione Straniera - cosa che sembra fare al momento stesso dell'uscita dalla Spagna (e dal campo di Gurs?), anche se fonti della ex fratellanza garibaldina meno recenti parlano genericamente di un arruolamento nell'esercito francese, spesso catalogato come "partecipazione alla Resistenza in Francia" (in: Dalla Spagna alla Resistenza in Europa in Italia ai campi di sterminio / a cura di Alvaro López. - Roma : [s.n.], 1983. - 43 p. ; 32 cm. - AICVAS / Associazione italiana combattenti volontari antifascisti di Spagna ; 3 - In testa al front.: AICVAS, Associazione italiana combattenti volontari antifascisti di Spagna, p.11).

Revisore: Erica Grossi