Visentini Natale di Francesco e Pacchetti Rosa, nato il 25 dicembre 1909 a Moglia di Gonzaga (Mantova). Barbiere. Nel settembre 1927 si trasferisce dalle sorelle a Milano, dove lavora nell’azienda meccanica della famiglia di Bruni Crespi, figlio di noti socialisti mantovani. Nel 1932 per circa un anno lavora a Como, nel 1934 a Crescenzago, nel 1936 torna a Milano, dove per qualche mese è turnista presso lo stabilimento "Bagni comunali" di Porta Nuova a Milano. Allo scoppio della guerra civile in Spagna si mette in contatto col Soccorso Rosso Internazionale per arruolarsi nelle milizie e si fa accompagnare da Angelo Vigorelli, Ferruccio Rech e Natale Visentini. Il 31 gennaio 1937 partono approfittando di una gita collettiva a Lugano, dileguandosi appena giunti nella città svizzera. In vari interrogatori riferisce di avere viaggiato da lì a Basilea (o Ginevra), Parigi (nella pensione gestita da Franco Martinelli), dove incontra latri connazionali in partenza per la Spagna. Da lì raggiungono Perpignano, Figueras, e presto dichiara di voler rientrare in Italia, ma viene dissuaso dai compagni. Raggiunge allora Barcellona, Valencia, Albacete e La Roda, dove viene addestrato. In febbraio è inquadrato nella 5. compagnia del Battaglione Garibaldi. Dopo un paio di settimane si aggrega al Baqttaglione Garibaldi che si trova acquartierato al Pardo, vicino Madrid. Al suo primo combattimento, il 12 marzo 1937 a Brihuega sul fronte di Guadalajara, è catturato dalle truppe legionarie italiane (o secondo D'Alessandro sulla base di una sua testimonianza si consegna) insieme a Ferdinando Testor. Internato al campo di concentramento per prigionieri di guerra a Palencia, il 29 settembre 1937 è rimpatriato e tratto in arresto al suo sbarco a Genova. Il 30 ottobre la Commissione provinciale di Genova lo condanna, insieme a Testor, a 5 anni di confino, che sconta prima alle Tremiti, poi, dal 23 luglio 1939 all'11 agosto 1941, a Ponza e Ventotene. Il 28 settembre 1942, conclusa la pena, è trattenuto per motivi politici come internato, prima alle Tremiti, poi, dal 20 marzo 1943, a Pisticci. Liberato il 16 agosto 1943, torna a Milano, dove è partigiano, fino al febbraio 1944 comandante di una squadra nel Distaccamento GAP 5 Giornate della 3. Brigata Garibaldi GAP, sotto la direzione di Oreste Ghirotti. Nessuna ulteriore notizia.

Revisore: Elena Scarfi

Revisore: Elena Scarfi

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