Manea Ismene di Giuseppe e Galvan Teresa, nato il 14 marzo 1908 a Malo (Vicenza). Bracciante e muratore, comunista. Emigrato in Francia per lavoro con regolare passaporto il 17 dicembre 1930, risiede a Breuillet e a Longjumeau, dove partecipa all'attività  dei gruppi politici antifascisti. Nel giugno 1936 è arrestato dalla polizia francese e condannato a due mesi di prigione per lesioni ai danni di un connazionale e rissa, quindi espulso dal paese il 1 gennaio 1937 con obbligo di rimpatrio da Parigi a cura dello Stato. Non trovandosi a Malo, viene iscritto in Rubrica di frontiera e nel Bollettino delle ricerche per il provvedimento di arresto. Invece di rimpatriare si reca in Spagna e combatte dapprima nel battaglione Garibaldi poi nella brigata omonima, finché il 25 luglio 1937, nei pressi di Brunete, è fatto prigioniero dai franchisti, che lo internano nel campo di concentramento di San Pedro de Cardeà±a, vicino Burgos. Il 18 settembre 1938 è rimpatriato dalla nave ospedale “Aquileia”, salpata da Cadice, e trattenuto nelle carceri di Napoli. Il 27 febbraio 1939 la Commissione provinciale di Napoli lo condanna, con altri combattenti di Spagna, a 5 anni di confino, che sconta dapprima alle Tremiti e poi, dal 25 ottobre 1940, a Ventotene. Liberato il 22 agosto 1943, torna a Malo e da settembre partecipa all'organizzazione del movimento partigiano vicentino, con il nome di battaglia “Bruno”, insieme al fratello Ferruccio, nome di battaglia “Tar”, con il ruolo di comandanti di un distaccamento del battaglione Apolloni. Il 6 luglio 1944 è catturato in località  Lambre di Monte di Malo da soldati ucraini del 263. battaglione orientale (Ost-Bataillon 263) mentre rientra da una visita alla madre, appena rilasciata dalle carceri naziste, probabilmente in un'imboscata organizzata dalla squadra politica della Questura di Vicenza. Non riuscendo a fuggire a causa dell'invalidità  riportata durante la carcerazione franchista, è arrestato e torturato orribilmente nella caserma Pietro Cella di Schio, azzannato dai cani lupo in dotazione al reparto tedesco specializzato in rastrellamenti. La sera del 12 luglio, intorno alle ore 22,30, è fucilato nel cortile della caserma insieme al partigiano Giovanni Penazzato “Pompei”. I resti sono raccolti nella notte dal personale municipale di Schio e sepolti il giorno seguente nel locale cimitero; nel maggio 1945 il fratello Ferruccio ha riesumato i resti di Ismene per portarli a Malo. Alla sua memoria nell'agosto 1944 viene intitolata la formazione guidata dal fratello Ferruccio: il battaglione Ismene. Con decreto del 14 febbraio 1966 è insignito di Medaglia d'Argento al Valor Militare alla memoria.

Battaglia di Brunete (dal luglio 1937 fino al 25 luglio 1937)
Annotazioni: Numerose fonti riferiscono una versione alternativa secondo cui Manea si arruola in Spagna nel novembre 1936, combattendo dapprima nella formazione Picelli, poi nel battaglione Garibaldi ed infine nella brigata omonima, partecipando a tutti i combattimenti, da Boadilla del Monte all\\\'Ebro, dove è fatto prigioniero nel settembre 1938. Inoltre Calandrone e la banca dati Anpi non riportano la cattura in Spagna ma riferiscono che, passato in Francia, è internato a Gurs (Calandrone) o a Vernet (Anpi).

Revisore: Elena Scarfi

Revisore: Elena Scarfi

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