Alla battaglia partecipano i volontari antifascisti della Sezione italiana della Colonna Ascaso (in realtà  dal dicembre 1936, con l'uscita di Rosselli, già  in via di scioglimento e trasformazione nel battaglione della nuova Divisione Ascaso). Si tratta di una delle sconfitte più dure per i volontari di questa formazione: sulla pianura stepposa di El Carrascal, vengono colpiti il 7 aprile dall'aviazione franchista e costretti a ripiegare sulle loro posizioni, con il risultato di sei caduti e circa quaranta feriti. In questa occasione cade anche Antonio Cieri, uno dei comandanti militari della formazione italiana. Per questa ragione, oltre che come una delle sconfitte delle forze antifranchiste da parte dei nazionalisti, è considerata l'ultima battaglia dei volontari antifascisti della prima Sezione italiana formata tra le forze internazionali antifasciste in Spagna.