Battaglione de la Muerte
Descrizione: Allo scoppio della rivolta militare, Nicola Menna, un anarchico italiano che viveva in Spagna dal 1931, organizza un battaglione denominato Batallón de la Muerte, in cui si arruolano molti libertari italiani venuti a Barcellona per assistere all’OlimpÃada Popular Obrera (Olimpiade popolare operaia). La sua prima azione militare è un tentativo di assalto al caposaldo di Huesca nel settembre 1936, che però finisce in disfatta. Rientrato quanto resta del reparto alla base di Santa Perpetua de Mogoda, viene nominato comandante Candido Testa, arrivato dall'Argentina. Grazie al sostegno finanziario di Diego Abad de Santillán, dirigente della FAI e consigliere dell’Economia della Generalitat catalana, Testa riorganizza il battaglione. Questo, tornato sul fronte d’Aragona, subisce una nuova débâcle nell’attacco nei pressi di Tardienta nell’aprile 1937. Lo Stato Maggiore repubblicano decide di riorganizzare nuovamente l’unità e metterla in condizione di battersi con profitto, il compito viene affidato a Francesco Fausto Nitti. Nel febbraio-marzo 1937 raggiunge la Spagna repubblicana e qui gli viene assegnato il comando del Battaglione de la Muerte di anarchici che nelle precedenti occasioni di scontro ha subito pesanti rovesci. Riorganizzata con molta difficoltà , l'unità partecipa al fallito tentativo della conquista di Huesca nel giugno 1937, nel settore di Alerre e Chimillas, a fianco della 12. Brigata internazionale Garibaldi. Nell'estate del 1937 il battaglione si sarebbe disciolto e la maggior parte dei suoi membri sarebbe rientrata in Francia. Altri, invece, sarebbero passati alla 12. Brigata Garibaldi. Secondo alcune ricostruzioni storiografiche già nel maggio 1937 una parte del battaglione sarebbe passato sotto il comando della 142. Brigata mista, assieme a un battaglione basco e uno spagnolo.
Luogo: BarcellonaData di fondazione: 1936
Data di soppressione: 1937
Tipologia: Milizia di partito o sindacato (guerra di Spagna)
PERSONE LEGATE ALL’ENTE