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Singolo ente | Antifascisti combattenti e volontari della Guerra di Spagna

Squadriglia España / Aviazione Internazionale Repubblicana

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Descrizione: La costituzione della squadriglia aerea denominata «España» nasce dagli accordi che, nell'estate del 1936, la giovane repubblica spagnola e la Francia prendono in merito alla fornitura francese di aerei e armi per l'aviazione allo scopo di fronteggiare il pericolo franchista. In Francia, però, gli eventi a ridosso dei fatti spagnoli del luglio e l'allarmismo provocato intorno alla difesa nazionale dallo scoppio della contingente rivolta militare in Marocco, spingono gli Affari Esteri francesi a un ripensamento delle condizioni dell'accordo di sostegno militare alla Spagna. Dopo sconti politici e istituzionali all'interno delle fila governative francesi, si decide per una strategia di «non-intervento» scossa solo dall'assunzione delle ragioni per il sostegno alla Spagna assunta in prima persona dalla figura di spicco della cultura francese, André Malraux. Egli entra in Spagna il 20 luglio per poi percorrere il paese da Barcellona a Madrid incontrando personaggi della cultura e della politica della repubblica spagnola e accendendo il dibattito nell'Europa democratica intorno alla questione dell'antifascismo antifranchista. Malraux diventa così l'accentratore di quanti - soprattutto tra i primissimi volontari accorsi in Spagna tra il luglio e l'agosto del 1936 - spingono per un rafforzamento delle potenzialità  dell'aviazione repubblicana, al momento ancora molto carente. All'intervento di Malraux, e dietro di lui di una schiera di figure di rilievo della cultura e della politica francese, si unisce in quei giorni quello dell'italiano Carlo Rosselli, nello stesso periodo impegnato nella costituzione di una colonna italiana di volontari a sostegno delle forze repubblicane. Tra i due le relazioni organizzative iniziano a farsi molto strette per la raccolta di fondi e l'arruolamento di volontari, per l'acquisto di materiali in Francia e per il successivo invio in Spagna. I volontari passano una sorta di vaglio delle loro competenze militari, dell'esperienza sul campo soprattutto nell'ambito dell'aviazione che è il punto debole delle formazioni antifranchiste in questa fase iniziale della guerra. Tra i volontari selezionati che firmano per entrare nella prima squadriglia aerea repubblicana sotto il controllo di Malraux - la «España» appunto - ci sono anche molti tra i primi italiani che raggiungono la Spagna passando dalla Francia grazie proprio al sistema di gestione e arruolamento messo in piedi dalle forze politiche e partitiche emigrate in clandestinità  dall'Italia. Molti vengono arruolati nella squadriglia come meccanici d'aviazione, altri con mansioni ingegneristico-logistiche per quanto riguarda la manutenzione e la gestione delle armi di bombardamento disposte sulle batterie aeree. Operai specializzati sembrano quindi essercene molti, al contrario dei piloti che invece scarseggiano e la cui formazione richiede molto tempo per essere condotta in modo efficace. Si decide quindi, in molti casi, di assoldare piloti professionisti dietro compenso, magari tra quanti sono tornati vivi e preparati dalla Prima guerra mondiale (tra questi anche piloti tedeschi antinazisti, russi e americani). Nonostante le critiche mosse dalle parti politiche che organizzano le formazioni di volontari relativamente alla presenza di mercenari ben pagati nelle fila di volontari, nasce la squadriglia «España» voluta da Malraux allo scopo di fare scudo alle Brigate Internazionali e alle forze repubblicane di terra. Ovviamente questa è popolata anche da esponenti noti dell'antifascismo francese e internazionale - Giordano Viezzoli, Cesare Roda, Julien Segnaire tra gli altri - i quali, tra l'ottobre e il novembre 1936, volano nel cielo sopra Madrid su velivoli che arrivano comunque dalla Francia, anche se disarmati, al punto di raccolta dell'aeroporto di Tolosa-Montaudran, al quale fa capo ogni traffico con la confinante Spagna. In questa prima fase di vita della squadriglia e dell'aviazione repubblicana che alla nascita di quella è legata inequivocabilmente, gli aerei sono comunque ancora molto pochi e rudimentali, occorrerà  aspettare la comparsa dei caccia sovietici perché il tentativo di contrastare i motori Fiat e Junkers, messi a disposizione dalle forze nazifasciste, diventi efficace. La «España» non disporrà  mai di più di 10-15 veivoli contemporaneamente e il grosso dell'armamento consiste nei bombardieri Potez 540 «D» e «à‘» e 542, e nei caccia Dewoitine D.371 D.372, cui si aggiungono i Nieuport 52 e i più innovativi Blériot-Spad 91/6 F-ALXC e il Bloch MB.210, portato a Barajas in agosto da Lionel de Mermier. Comandante militare della squadriglia è Abel Guidez (sostituito da Jean Darry) ma capo indiscusso è, ovviamente, André Malraux che, pur inesperto sul piano aereo e assoluamente privo di qualsiasi rudimento di gestione militare, è l'anima della squadriglia nonché l'unico in grado di gestire i rapporti politico-diplomatici tra Spagna e Francia. Queste anomalie nel comando e nella gestione provocano presto acrimonie con le altre squadriglie essenzialmente militari che non gioveranno alla sopravvivenza della formazione «España». Si segnalano tra le operazioni più importante quella del 16 agosto nella quale viene distrutta e fermata la colonna motorizzata Castejon a Medellin che tentava di ricongiungersi con le forze delle zone settentrionali e arrivare a Madrid. Altra operazione di rilievo è quella relativa alla protezione di Madrid alla fine di agosto del 1936, mentre la città  è sottoposta a pesanti bombardamenti da parte dell'aviazione nazista che intende colpire il palazzo del Ministero della Guerra. Seguono poi, a settembre, efficaci servizi di scorta delle formazioni di terra che si spostano lungo le assi del conflitto ora non più allo scoperto. Ma è proprio alla fine di settembre che la squadriglia subisce il più pesante attacco nel quale moriranno alcuni dei migliori uomini - Viezzoli e Blondeau - e altri saranno gravemente feriti, mentre l'aereo verrà  completamente squarciato e distrutto, finendo schiantato al suolo. Intanto, ad Albacete affluiscono sempre più volontari, sempre più preparati e così ad ottobre la squadriglia apre un ufficio nel campo per arruolare volontari con dimestichezza nell'aviazione. Ma alla fine di ottobre, a seguito di altri attacchi e senza nuovi velivoli nonostante l'impegno internazionale di Malraux, la squadriglia è ridotta allo stallo mentre per tutto il mese continuano ad esserci pesanti attacchi da parte dell'aviazione franchista contro le squadriglie rimaste e i pochi velivoli capaci di alzarsi in volo. Così l'intervento massiccio di piloti e aviatori sovietici in quei giorni in arrivo in Spagna, cambia natura alla mobilitazione aerea repubblicana, capovolgendo le sorti della battaglia e tenendo in disparte le forze della squadriglia «España» ridotte all'osso. Così, il mese di novembre segna la fine della squadriglia e la nascita di una nuova squadriglia, questa volta però del tutto ordinata e irregimentata dalle forze sovietiche e dai loro metodi militari. Tutti gli uomini ricevono divise e gradi militari e «abbandonano l'abbigliamento "alla messicana" e l'aria pittoresca del primo periodo». Della «España» sembra restare solo lo spirito del suo fondatore, ora investito dei gradi di colonnello e da cui prende il nome la nuova squadriglia «Malraux» sotto il comando dell'ormani commissario politico Julien Segnaire. Fonte di riferimento: Italiani nell'aviazione repubblicana spagnola / Angelo Emiliani. - Firenze : Edizioni aeronautiche italiane, stampa 1981. - 142 p. : ill. ; 24 cm.. - [BNI] 816154

Luogo: Spagna
Data di fondazione: luglio 1936
Data di soppressione: 20 novembre 1936
Tipologia: Esercito repubblicano spagnolo
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