Antoni Antonio di Edoardo e Patri Assunta, nato il 26 dicembre 1917 a Bagni di Lucca (Lucca). Figurinaio, artigiano, bracciante, venditore ambulante, comunista (antifascista). Emigrato nel dicembre 1933 in Portogallo con regolare passaporto “per motivi di lavoro”, si stabilisce a Madera insieme alla sorella. Nel marzo 1934, si sposta a Lisbona con il cognato, fabbricante di statuine di gesso. Un anno dopo, alla fine di marzo 1935, si trasferisce a Madrid dove continua a fare il figurinaio. Il 27 marzo 1937 si arruola (secondo altre fonti, il 27 marzo 1937 arriva in Spagna) e viene assegnato prima alla 3. Compagnia, poi alla 4. del 3. Battaglione della 12. Brigata Internazionale Garibaldi. Con questa combatte a Huesca, Brunete e Farlete. Assegnato di stanza ad Albacete, è promosso sergente alla scuola di Escatron nell’ottobre 1937. Combatte in Estremadura dove viene fatto prigioniero dai franchisti a Zalamea de la Serena (Campillo), il 16 febbraio 1938 quando ne viene denunciata la scomparsa al Ministerio de la Defensa Nacional da parte del Comandante della XII Brigata Internazionale, Martino Martini (alias Alessandro Vaia). È incarcerato a Salamanca quindi trasferito nel carcere italiano di Vitoria in Spagna. Estradato, è tradotto in Italia via mare con il piroscafo “Aquileia” nell’ottobre 1938, insieme a Lelio Iacomelli. Arriva nel porto di Napoli e nel febbraio 1939 è rinchiuso a Poggioreale (NA). Qui attende la decisione relativa alla proposta di confino per 5 anni disposta dalla Commissione provinciale di Napoli per essere stato tra i «Combattenti di Spagna nelle file repubblicane fatti prigionieri dai franchisti e consegnati alla polizia fascista». Inviato al confine con provvedimento del 27 febbraio '39 alle isole Tremiti, è liberato il 19 agosto 1943. Partecipa alla Resistenza in Italia dal giugno all’ottobre 1944. Secondo altre fonti dal 27 marzo al 10 ottobre 1944 fa capo al comando dell’11. Zona Pippo. Muore a Bagni di Lucca (Lucca) il 28 dicembre 1973.

Annotazioni: Secondo alcune fonti, nel periodo precedente alla Guerra di Spagna, sarebbe piuttosto di orientamento politico genericamente antifascista.

Revisore: Erica Grossi

Annotazioni: In una fonte contenuta in INSMLI - Archivio AICVAS b.16; fasc.85, è riportato: Sargento 3. Batallòn - Antoni Antonio, desaparecido, nei registri della 12. Brigata Garibaldi sul fronte di Campillo (Estremadura). In una copia successiva dello stesso documento (pellicola 12) è annotato a mano "prigioniero". Per quanto riguarda la connotazione politica, nello stesso documento è indicato come "s.p." (senza partito?). In un altro documento, contenuto nello stesso fondo (b.16; fasc.83), il nominativo risulta nell'«Elenco dei garibaldini rimasti prigionieri dei franchisti» e quale data della cattura è indicato il 16 febbraio 1938. Inoltre, un ulteriore fonte per questa informazione proviene dalla certificazione sottoscritta il 21 aprile 1938 dal Comandante della 12. Brigata Garibaldi, Martino Martini (alias Alessandro Vaia) al Ministerio de la Defensa Nacional, a proposito della sua scomparsa il 16 febbraio 1938 (INSMLI - AICVAS b.9; fasc.65)

Revisore: Erica Grossi

Annotazioni: A proposito della zona di partecipazione nella Resistenza, è da sottolineare che quella definita 11. Zona Patrioti, dall'autunno del 1944 è conosciuta come Battaglione Autonomo Patrioti Italiani Pippo (dal nome del capo della formazione, Manrico Ducceschi, fuoriuscito dall'esercito che prende il nome di Pippo). Tale formazione è, infatti, dichiaratamente "senza partito" da cui la definizione di "autonoma".

Revisore: Erica Grossi

Annotazioni: Del periodo dopo la Seconda guerra mondiale, si conosce solo la data di morte: Bagni di Lucca (LU), 28 dicembre 1973.

Revisore: Erica Grossi