Brevini Romeo di Francesco e Berselli Delfina, nato il 25 dicembre 1901 a San Martino in Rio (Reggio Emilia). Bracciante e minatore, comunista. Quando ha due anni la famiglia, di origini contadine, si trasferisce prima a Cognento, poi a Campogalliano, poi a Modena, nella frazione di Freto. Nel 1922 emigra con tutta la famiglia in Francia, ufficialmente per ragioni economiche. Qui diventa minatore nel dipartimento della Meurthe-et-Moselle, impegnandosi anche nell'attività  politica, risulta, infatti, anche iscritto al PCd'I dal 1923 (secondo "L'Antifascista", novembre 1976). Viene intanto iscritto in Rubrica di Frontiera e nel Bollettino delle Ricerche perché sia arrestato. Nel 1924 viene espulso dalla Francia e si porta in Lussemburgo, a Esch-sur-Alzette. Da qui viene poi nuovamente espulso e si porta ancora in Francia, facendo vari mestieri e continuando sempre l'attività  nelle organizzazioni comuniste. In Francia, nel 1930 viene scoperto dalla polizia, arrestato e trattenuto in carcere per circa tre mesi; una volta uscito ricomincia la peregrinazione clandestina tra Lussemburgo, Belgio e Francia, caratterizzata da arresti e espulsioni. In Lussemburgo, infatti, il 15 marzo 1931 è arrestato durante una riunione comunista nel caffè Ghepardi e accompagnato alla frontiera francese. Espulso anche dalla Francia, si porta in Belgio: il 30 luglio 1931 si presenta al consolato italiano di Liegi, affermando di aver smarrito il passaporto. Un anno dopo, il 29 giugno 1932, si presenta al consolato di Bruxelles per chiedere un sussidio che gli viene accordato. Il 1. maggio 1933 è trovato a distribuire un numero speciale del giornale "Riscatto" e intorno alla fine dell'anno viene espulso anche dal Belgio per attività  comunista. Resta a vivere a Bruxelles in clandestinità  e poi torna a Esch-sur-Alzette nel dicembre 1933. Risulta membro del Soccorso Rosso internazionale. Fino al giugno 1936 resta in Belgio, poi si sposta in Lussemburgo dove partecipa a riunioni e diffonde stampa comunista clandestina, per poi spostarsi in Francia per collaborare al Comitato pro Spagna. Infine, viene convocato il 23 ottobre 1936 mentre si trova nella Francia dell'Est, a Audun-le-Tiche dove risulta presentarsi a un centro di raccolta volontari e viene inviato in Spagna via mare, portandosi da Marsiglia a Valencia. Trasferito ad Albacete, dopo un breve addestramento, il 26 dello stresso mese entra nel Battaglione Garibaldi e inviato al fronte, prima come portaferiti poi integrato nelle unità  combattenti. Resta ferito due volte in combattimento: a Mirabueno al braccio sinistro il 7 gennaio 1937; a Guadalajara alla spalla sinistra il 10 marzo 1937. In seguito, passa alla 12. Brigata Garibaldi, nel 1. Battaglione (secondo il Dizionario storico dell'antifascismo modenese, entra nel 2. Battaglione) e partecipa alle azioni di Farlete, Fuentes de Ebro, Estremadura, Caspe e Ebro, qui resta ferito la terza volta alla gamba destra il 20 settembre 1938 sulla Sierra de Caballs. Nel 1938, intanto, entra nel Partito comunista spagnolo. Dopo l'occupazione di Barcellona da parte dell'esercito nazionalista, fa parte della 15. Brigata internazionale, poi passa in Francia nel febbraio 1939, dove è internato a Saint-Cyprien, Argelès, Gurs, Vernet e a Mont-Louis (secondo il Dizionario storico dell'antifascismo modenese, solo nei campi di Saint-Cyprien e Vernet). Tradotto in Italia nel 1941, il 25 settembre è arrestato al confine e portato in carcere a Reggio Emilia. Nel corso dell'interrogatorio si dichiara espressamente comunista e ammette la partecipazione nelle milizie antifasciste alla Guerra di Spagna. Il 5 dicembre 1941 la Commissione provinciale di Reggio Emilia lo condanna a 5 anni di confino a Ventotene «per aver svolto all'estero attività  sovversiva e aver combattuto tra le milizie rosse spagnole», insieme a Boni Loris, Grossi Luciano, Masoni Adriano, Pattaccini Faustino. Dall'isola di Ventotene, passa poi alle Tremiti e qui è liberato il 25 agosto 1943. Torna a Modena e va a vivere presso uno zio, Attilio Berselli, a Villa Freto. Secondo alcune fonti risulta partigiano nelle brigate SAP della pianura modenese. Il 23 febbraio 1952 contrae matrimonio a Modena con Clò Livia. Continua a militare nel Partito comunista. Muore di malattia a Modena il 12 ottobre 1976.

Annotazioni: Nel profilo biografico di Brevini Romeo in La Spagna nel nostro cuore : 1936-1939: tre anni di storia da non dimenticare / edito a cura dell\\\'AICVAS, Associazione italiana combattenti volontari antifascisti di Spagna. - Roma : AICVAS, 1996. - 607 p. : ill. ; 24 cm., p. 105, e in Antifascisti nel casellario politico centrale / [a cura di] Associazione nazionale perseguitati politici italiani antifascisti. V. 4: Boccalatte-Buzzoni / a cura di Simonetta Carolini ... [et al.] ; coordinatore Adriano Del Pont. - Roma : ANPPIA, stampa 1990. - 409 p. ; 24 cm. - (Quaderni dell\\\'ANPPIA ; 4), p. 260, è riportata la data di nascita del 29/12/1901 in luogo di quella che risulta dai certificati anagrafici e dalle fonti conservate in INSMLI - AICVAS, b.18, fasc.91.

Annotazioni: Nel Dizionario storico dell'antifascismo modenese / Istituto storico di Modena. - Milano : UNICOPLI, 2012. - 2 volumi ; 25 cm. - In custodia. - [ISBN] 978-88-400-1516-3., p. 90-91, sono riportate informazioni circa una prima migrazione nel Lussemburgo nel 1922, e successivamente in Belgio e Francia, con vari spostamenti anche in clandestinità  per sfuggire la persecuzione fascista e il controllo delle polizie straniere. Tutte le altre fonti, invece, raccontano di una prima migrazione con tutta la famiglia in Francia nel 1922 e dal 1924 l'inizio delle peregrinazioni in Lussemburgo e Belgio continuate fino agli anni Trenta e poco prima della partenza per la Spagna il 26 ottobre 1936.

Revisore: Erica Grossi

Annotazioni: Dai documenti conservati in RGASPI; F.545; Op.6; D.476 relativi agli elenchi di italiani partiti dalla Francia per la Spagna, egli sembra convocato e partito il venerdì 23 ottobre 1936 dalla cittadina di Audun-le-Tiche nella Francia dell'Est e passato da Marsiglia per mare a Valencia, nei pochi giorni seguenti dato che il 26 risulta già  arruolato ad Albacete nel Battaglione Garibaldi.

Revisore: Erica Grossi

Revisore: Erica Grossi

Annotazioni: Contrae matrimonio il 23 febbraio 1952 a Modena con Clò Livia.

Revisore: Erica Grossi