Composta Antonio di Giuseppe e Brunelli Rosa, nato il 28 ottobre 1910 a Ferrara. Manovale e pittore, socialista. Subisce la perdita della mamma a 10 anni, frequenta le prime classi a Ferrara e sin da tenera età  avvia a lavorare presso lo zuccherificio dove è impiegato anche suo padre Giuseppe. Dal padre acquisisce gli ideali del socialismo. Svolge il servizio militare nell'aviazione. Nel 1933, per sottrarsi alle aggressioni fasciste, si trasferisce a San Martino Buon Albergo (Vr) - paese natio di suo padre. Nello stesso 1933 è processato per avere tentato un espatrio clandestino. Nell'agosto 1936 riesce ad uscire dall'Italia diretto in Spagna, attraverso Svizzera e Francia. Durante il soggiorno a Parigi incontra De Rosa, Pietro Nenni e Sandro Pertini. Giunge in Spagna nell'ottobre 1936 e si arruola nel battaglione Garibaldi, 4ª compagnia. Combatte al Cerro de los Angeles e a Casa de Campo, dove è ferito al braccio sinistro. È autore del testo della nota canzone "No pasarà n". Rientrato in Francia nel settembre 1937, è detenuto in un campo di internamento. Arrestato al rimpatrio (giugno 1941), è arrestato a Verona nel carcere degli Scalzi. Il 3 settembre 1941 la Commissione provinciale di Verona gli commina tre anni di confino (la stessa ordinanza include procedimenti inerenti Carlo Aldegheri e Leonardo Rizzotto, tutti combattenti antifranchisti di Spagna). Antonio Composta è tradotto al confino a Ventotene, da cui è liberato nell'agosto 1943. Dopo l'8 settembre si reca a San Martino Buonalbergo (VR): si rifugia nella frazione di Ferrazze, dove il parroco offre assistenza agli sbandati. Composta riesce ad eludere le ricerche a suo carico condotte dalla polizia fascista. Nel gennaio 1944 riesce a raggiungere Genova, dove è arrestato per alcuni giorni e sottoposto a bastonature. Nel febbraio 1944 è deportato in un lager di Tempelhof (periferia di Berlino) ove rimane sino a tutto luglio. Riesce ad evadere a seguito di un bombardamento aereo, trovando rifugio a Bernburg presso un campo di “liberi lavoratori italiani” (ex internati militari - IMI - il cui status giuridico muta nel luglio 1944). Composta è nuovamente arrestato il 15 marzo 1945 ma il successivo 27 aprile Bernburg è liberata, così intraprende con mezzi di fortuna il lungo cammino verso casa. Attraversa la frontiera il 15 giugno 1945. Al ritorno scopre che suo padre è stato assassinato dai fascisti, convinti fosse in contatto con il figlio. Composta nel dopoguerra si stabilisce a Verona, dove trova impiego nelle Ferrovie e conosce Elda Rizzo - figlia di Lucillo, socialista di vecchia data. I due si sposano alla vigilia di Natale del 1947; dalla loro unione l'anno successivo nasce Rosa Maria. La salute di Composta è seriamente minata e gli anni del dopoguerra sono distinti da ricoveri nei sanatori. Si dedica all'arte (pittura e poesia) e segue l'iter per ottenere il riconoscimento della sua attività  di combattente. Nel 1955 la sua domanda è respinta. Muore a Verona il 18 luglio 1967.

Revisore: Lorena Tadini

Revisore: Lorena Tadini

Revisore: Lorena Tadini

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