Boni Loris di Silvio e Castagnetti Gisella, nato il 22 luglio 1913, Montecchio (Reggio Emilia). Quinta elementare. Operaio, antifascista. Il padre fa il portalettere, viene trovato ucciso il 17 luglio 1922, dopo che si è rifiutato di recapitare lettere di minaccia indirizzate dagli squadristi ai contadini montecchiesi. Alla madre, rimasta sola con tre bambini, è sempre negata la pensione o un qualsiasi sussidio comunale. A diciassette anni, il 18 ottobre 1930, espatria clandestinamente in Francia dove raggiunge Parigi ed è fortemente impegnato nell'attività antifascista. Dagli elenchi dei volontari italiani inviati attraverso la Francia in Spagna (Parte I; in RGASPI, F.545, Op.6, D.476) risulta tra i convocati a partire per la Spagna il 1. ottobre 1936, tra gli iscritti al Partito comunista francese, nei gruppi di lingua italiana, assumendo l'incarico di responsabile diffusione stampa per la zona di Livry-Gargan (Seine-et-Oise), cittadina della banlieue a est di Parigi dove risulta residente. Non pienamente convinto di questa convocazione ma parte nel novembre 1937, perché espulso dalla Francia in quanto sprovvisto di documenti di lavoro, e da Figueras si porta ad Albacete dove si arruola nella XII Brigata internazionale Garibaldi. Combatte col grado di caporale a Caspe, in Aragona, sul fronte dell'Estremadura. In seguito, viene aggregato all'artiglieria anticarro della XV Brigata internazionale con la quale combatte sul fronte dell'Ebro, rimanendo ferito alla gamba destra e ammalandosi poi di pleurite. Risulta iscritto al Partito comunista spagnolo nel settembre 1938 (ma pare espulso nel dicembre da quello francese, si dice per il comportamento avuto in Spagna, ovvero due tentativi di fuga nel corso di alcuni combattimenti cui prende parte). A seguito del ritiro dal fronte dei volontari internazionali, deciso dal governo repubblicano nel settembre 1938, è avviato al campo di smobilitazione di Torellò sicuramente dall'11 dicembre 1938 almeno fino al 3 gennaio 1939, quando fa domanda di passare in Francia. Effettivamente, passa in Francia il 7 febbraio 1939 e viene internato ad Argelès, Gurs e, dal 5 giugno 1940, al Vernet. Su sua richiesta, il 21 luglio 1941 viene rimpatriato e trattenuto a Mentone perché privo di documenti di riconoscimento. Qui viene sottoposto a interrogatorio e poi viene inviato a Reggio Emilia, dove subisce ulteriori interrogatori il 12 agosto 1941 e deferito alla Commissione Provinciale. Il 5 dicembre 1941, la Commissione provinciale di Reggio Emilia lo assegna per 5 anni a Ventotene per aver svolto all'estero attività contro il regime fascista e militato nelle brigate internazionali in Spagna. Il 22 agosto 1943 viene liberato dal confino ma, dopo l'8 settembre, si dà alla macchia perché ricercato. In seguito, dal 25 gennaio 1944 al 25 aprile 1945, partecipa alla lotta di Liberazione nel reggiano come comandante del 5. Distaccamento / 3. Battaglione della 76. Brigata SAP Angelo Zanti, con il nome di battaglia Remigio. Si sposa a Cavriago (Reggio Emilia) il primo dicembre 1945. Muore a Montecchio Emilia il 23 settembre 1966.

Combattimenti sul fronte dell'Estremadura
Ritirata di Caspe
Battaglia dell'Ebro
Annotazioni: Parte delle informazioni biografiche relative al periodo precedente la guerra di Spagna, sono contenute nei verbali di interrogatorio conservati in INSMLI - AICVAS, b.16; fasc.87. In uno di questi verbali, è lui stesso a dare l\\\'informazione relativa all\\\'arruolamento nella 12. Brigata Garibaldi solo nel gennaio 1938 e al passaggio successivo all\\\'artiglieria anticarro della 15. Brigata internazionale con la quale combatte sul fronte dell\\\'Ebro. Tale dato non compare in altre fonti.

Annotazioni: Per questa fase biografica, è riportata la connotazione politica di antifascista.

Revisore: Erica Grossi

Annotazioni: Nii verbali di interrogatorio conservati in INSMLI - AICVAS, b.16; fasc.87, è lui stesso a dare l'informazione relativa al passaggio dalla 12. Brigata Garibaldi all'artiglieria anticarro della 15. Brigata internazionale con la quale combatte sul fronte dell'Ebro. Tale dato non compare in altre fonti.

Revisore: Erica Grossi

Revisore: Erica Grossi

Annotazioni: Contrae matrimonio il 1. dicembre 1945, dopo la fine della Seconda guerra mondiale.

Revisore: Erica Grossi