Matteacci Luigi di Domenico e Bastianelli Angela, nato il 5 marzo 1890 a Cantiano (Pesaro). Operaio e minatore, comunista. Attivo politicamente dal primo dopoguerra, nel 1923 sfugge ad un attentato e il 22 agosto, per evitare un probabile arresto, emigra con regolare passaporto in Belgio, a Ransart, dove prosegue la sua attività  come capo di un gruppo antifascista. Nell'aprile 1930 è arrestato a Charleroi per aver tentato di sabotare una cerimonia di ex-combattenti italiani. Sorpreso a distribuire il giornale "Il Riscatto", il 5 agosto è arrestato ed espulso per attività  sovversiva. Trasferitosi in Lussemburgo, risiede a Esch-sur-Alzette con la moglie Luigia Panunzi. A capo di una cellula comunista, il 23 novembre 1931 è nuovamente espulso per propaganda comunista. Passato in Francia, nel 1935 risiede clandestinamente a Villeparisis. Nell'ottobre 1936 parte per la Spagna per arruolarsi nel battaglione Garibaldi. In seguito è nella 1. compagnia del 1. battaglione della brigata Garibaldi e poi nella Batteria Gramsci. Secondo alcune fonti durante uno dei molti combattimenti che affronta in prima linea salva la vita a Luigi Longo. Il 21 giugno 1937 è ferito da una pallottola al braccio destro e da schegge all'addome a Morata de Tajuà±a, sul fronte del Jarama. Ricoverato negli ospedali di Chinchón, Murcia e Benicasim e dimesso nel dicembre 1937, il 9 aprile 1938 esce dalla Spagna in quanto invalido permanente, rientrando in Francia. Il 15 febbraio 1939 la Commissione Militare Internazionale della Società  delle Nazioni certifica la sua presenza nel campo d'internamento di Argelès. In seguito è trasferito nel campo di Gurs e, secondo un documento conservato in INSMLI, fondo AICVAS, successivamente a Vernet. Dopo l'armistizio è partigiano nei FTP del dipartimento Alta Garonna, dove combatte fino all'aprile 1945, e torna in Italia nel maggio-giugno 1945, dopo la Liberazione. Secondo alcune fonti torna invece clandestinamente in Italia nel 1943 o nel 1944 per partecipare alla Resistenza nelle Brigate Garibaldi attive in Val di Susa. Tra il 1. ottobre 1946 e il 15 maggio 1947 lavora alla ricostruzione del ponte "Anelli" di Cantiano per un'impresa di costruzioni. In seguito (almeno dal 1962) risiede a Maisons-Alfort, in Francia, dove muore nel novembre 1977.

Battaglia di Morata de Tajuña (fino al giugno 1937)
Battaglia di Arganda del Rey
Annotazioni: Secondo un articolo conservato in INSMLI, fondo Aicvas, da giovanissimo lascia la famiglia di origine contadina per lavoro, trasferendosi prima in Lazio e poi in Belgio, dove si impiega nelle miniere, torna poi in Italia per gli obblighi di leva e nel 1912 partecipa alla guerra di Libia. Secondo documenti conservati in RGASPI, fondo Brigate internazionali dell\\\'Esercito repubblicano spagnolo, e in INSMLI, fondo Aicvas, è arruolato nel novembre 1936 nella 15. Brigata Internazionale. Sempre secondo un documento conservato in RGASPI passa in seguito nell\\\'Artiglieria Internazionale, gruppo Skoda. Altri documenti in INSMLI, fondi Aicvas e Archivio Aicvas (Schede Marchetti) datano il ferimento al febbraio 1937 sul fronte di Arganda. R. Lucioli in \\\"Gli antifascisti marchigiani nella guerra di Spagna\\\" parla di due ferimenti nel 1937, uno a febbraio e uno a giugno, e posticipa il rientro in Francia al febbraio 1939; riferisce inoltre che si sarebbe arruolato nell\\\'esercito francese prima di passare alla Resistenza nel Maquis e che sarebbe rientrato in Italia nel 1943 per combattere con le Brigate Garibaldi in Val di Susa. Secondo una testimonianza riportata da Pietro Guerini in data 6 gennaio 1974, presente nel fondo Aicvas, nel 1944 rientra dalla Francia a Torino e gli viene rubata la giacca contenente portafoglio e documenti relativi alle attività in Spagna e in Francia.

Revisore: Elena Scarfi

Revisore: Elena Scarfi

Annotazioni: Secondo alcune fonti partecipa alla Resistenza italiana nelle Brigate Garibaldi operanti in Val di Susa.

Revisore: Elena Scarfi

Revisore: Elena Scarfi