Liberazione di Firenze
Data di fine: 11 Aug 1944
Periodo storico: 2a guerra mondiale
Nel pomeriggio dell'8 agosto il comando militare della Resistenza ha già messo in stato d’allarme tutte le squadre d'azione perché da tanti segni si intuisce che i tedeschi si apprestano a lasciare la città mentre le truppe anglo-americane indugiano ancora a sud dell’Arno. Il segnale convenuto dell'insurrezione generale sarà il suono a martello del campanone di Palazzo Vecchio, la Martinella. Nella notte tra il 10 e l’11 agosto i tedeschi iniziano a ritirarsi e alle 6,45 i rintocchi della Martinella chiamano alla lotta. L'insurrezione si accende dappertutto ma i partigiani non sono soli perché al loro fianco si ritrovano persone di ogni età e di ogni fascia sociale pronte a partecipare in prima persona alla battaglia decisiva per la liberazione della città . Da sud arriva il grosso del contingente della Divisione Potente, che ha ricevuto il via libera alle 11 dal comando britannico con un fonogramma. I reparti partigiani guadano l’Arno attraverso la Pescaia di Santa Rosa e ingaggiano battaglia con la retroguardia tedesca, cominciando a stanare i franchi tiratori fascisti che dai tetti continuano a sparare e a uccidere. A sera, dopo alcuni intensi scontri pomeridiani nella zona di Rifredi, dove alcune squadre partigiane erano rimaste accerchiate, la città è sostanzialmente libera anche se alle prese con i tentativi di contrattacco tedeschi che il 15 agosto si spingeranno addirittura fino in piazza San Marco, praticamente in pieno centro. I primi reparti alleati entreranno in città solo il giorno 13, fino ad attestarsi sulla linea del Mugnone. Intanto, sin dai primi rintocchi della Martinella, il Comitato di Liberazione Nazionale si insedia a Palazzo Medici Riccardi, mentre a Palazzo Vecchio una giunta comunale, designata dal CLN, assume l'amministrazione della città . Il Sindaco è il socialista Gaetano Pieraccini, vicesindaci il comunista Renato Bitossi e il democristiano Adone Zoli.
LEGATE A QUESTO EVENTO
Persone
- Saccenti Dino (20 giugno 1901 - 16 aprile 1981) , dal agosto 1944 fino al 11 agosto 1944
- Pierleoni Renato (1 gennaio 1902 - )