Quaderni di Giustizia e Libertà
Descrizione: Periodico del movimento «Giustizia e Libertà », nato a Parigi nell'estate del 1929 dal progetto antifascista comune ad alcuni intellettuali e esponenti politici italiani, esuli in clandestinità ,, fuoriusciti o migrati in Francia, tra i quali Carlo Rosselli, Emilio Lussu, Francesco Fausto Nitti. Il movimento si dita presto di una rivista come strumento di elaborazione teorica: i «Quaderni di Giustizia e Libertà », appunto, che vedono la collaborazione di molti intellettuali e antifascisti sia a Parigi, dov'è pubblicato in clandestinità dal 1932 al 1935, sia dall'Italia, da Torino e dai vari centri di comunicazione interna all'Italia. Tra costoro spiccano le più diverse personalità dell'antifascismo di ogni colore politico tra cui il socialista libertario Andrea Caffi, poi Augusto Monti, Carlo Levi e tanti altri. Il primo numero del gennaio 1932, esce con il "Programma rivoluzionario" firmato da Rosselli e prosegue le uscite periodiche, modificando in parte la copertina - i colori e la presenza del simbolo di GL, una spada fiammeggiante e il motto "Insorgere Risorgere" - fino all'ultimo numero, il 12, del gennaio 1935, con il quale si segna lo scioglimento della Concentrazione antifascista. Ad ogni modo, la mole di uscite è giustificata dalla necessità di dare ogni volta una nozione elementare esatta di GL e delle sue finalità . Ma l'importanza della rivista è quella di tenere in collegamento costante l'antifascismo esterno con l'Italia, non solo attraverso le centinaia di copie diffuse ma proprio grazie al contributo e alle informazioni relative all'attività antifascista clandestina in Italia.
Luogo: ParigiData di fondazione: gennaio 1932
Data di soppressione: gennaio 1935
Tipologia: Giornale
PERSONE LEGATE ALL’ENTE