1. Zona di Roma (Resistenza)
Descrizione: Dopo l'8 settembre anche a Roma si organizza - attraverso l'intervento degli organi politici in clandestinità - la Resistenza sotto l'occupazione nazifascista della città . Questa viene considerata in un arco temporale ben specifico proprio per la collocazione geografica e l'importanza politico-strategica della capitale: si parla dei giorni subito successivi all'armistizio (9-10 settembre 1943) fino al 4 giugno 1944, data limite della Liberazione di Roma e dell'ascesa verso la linea Gotica delle truppe alleate. Dato infatti l'isolamento urbano dai bacini contadini di affluenza di masse di combattenti per l'accerchiamento delle divisioni tedesche, la città è un campo di battaglia vasto e molto peculiare. A partire da settembre, tra le altre, le forze clandestine del PCI costituiscono un Comitato militare cittadino e uno provinciale che si aggiunge a quello federale per la gestione del territorio. Roma viene così divisa in otto zone e ogni zona è affidata alla direzione di un comitato politico-militare. Ai comitati di zona è dato il compito di organizzare i GAP e le SAP, i primi per l'azione armata, le seconde per attività meno sanguinarie e di sabotaggio. Alla 1. Zona viene preposto un comitato formato da Angelo Antonini, ex combattente di Spagna nell'aviazione repubblicana; il medico Filippo di Pasqua; lo scenografo Fulvio Jacchia; e Fortunato di Crescenzio, del quartiere Mazzini di famiglia antifascista.
Luogo: RomaData di fondazione: settembre 1943
Data di soppressione: 1944
Tipologia: Formazione partigiana (seconda guerra mondiale)
PERSONE LEGATE ALL’ENTE