Andreini Alberto, nato nel 1907, a Imola (Bologna). Comunista. Emigrato in Francia. Arrivato in Spagna il 27 febbraio 1937 ed arruolato nella 2. batteria Antonio Gramsci, del 2. Gruppo Skoda dell’artiglieria internazionale, che si trovava a Villena (Alicante), al comando dell’ungherese Baller e con Orlando Turilli come commissario politico. Nel gruppo vi sono Antonio Anselmi, già sessantenne, Cirillo Usaj. Paolo Giovanni Ambrosi, detto “Aquilone” e Quinto Pietroboni. Nell’ultima fase della guerra opera sul fronte del Levante. Dopo il ritiro dei volontari internazionali, deciso dal governo repubblicano nel settembre 1938, è avviato al campo di smobilitazione di Puebla Larga (Valencia). Da qui raggiunge per nave gli altri volontari italiani che si trovano nel campo di Torellò in Catalogna. Uscito dalla Spagna nel febbraio 1939, risulta internato ad Argelès-sur-Mer e Gurs. Arruolato nelle compagnie di lavoro straniere destinate alle costruzioni per l’esercito francese. Poi se ne perdono le tracce.