Santarelli Quinto di Andrea e Damiani Teresa, 14/03/1897, Foligno (PG). Assistente edile. Comunista. Condannato nel giugno 1923 dal Tribunale di Perugia a cinque mesi di carcere per aver ferito un fascista nel corso di uno scontro, espatria in Francia lo stesso anno, per sfuggire alle persecuzioni dello squadrismo fascista, mentre la locale Corte d'appello, riduce la pena a tre mesi e venti giorni. In Francia, si stabilisce nella zona di Cannes (a Le Cannet) dedicandosi a diversi mestieri: manovale, stradino, contadino, giardiniere. Nel 1925, rientra in Italia con regolare passaporto per sposare Caterina Tili e, in seguito torna a Cannes dove è segnalato quale attivo propagandista nell'agosto del 1935 e, quindi, iscritto in Rubrica di Frontiera con provvedimento di arresto. Nel gennaio 1937 arriva ad Albacete, in Spagna e si arruola nella 2. Compagnia italiana del Battaglione Dimitrov della 15. Brigata internazionale. Dalla fine di aprile del '37 è nel 3. Battaglione della 12. Brigata internazionale Garibaldi tra i «non comunisti», e dal settembre risulta sergente furiere nello stesso battaglione. Dal foglio del 5 febbraio 1938 risulta di nuovo ad Albacete proveniente da Binéfar, il 1. gennaio, ferito o ammalato e destinato alla convalescenza a Dénia. Esce dalla Spagna e si porta in Francia, a Cannes, nell'ottobre 1938, ma nell'agosto 1940 chiede di essere rimpatriato - secondo le dichiarazioni della moglie rese alla questura di Perugia il 15 settembre 1940, perché mal visto dai francesi e impossibilitato a trovare un lavoro. Viene fermato alla frontiera occidentale perché sprovvisto di documenti e segnalato da provvedimento di arresto, e viene poi tradotto da Sanremo a Perugia il 30 agosto 1940. Qui risulta solo diffidato perché non viene riscontrata nessuna prova della sua partecipazione alla guerra di Spagna e rilasciato con foglio di via obbligatorio per Foligno e disposizione di «oculata vigilanza». Arrestato nel maggio 1943 «per attività  antinazionale», è trattenuto fino al 27 luglio «nelle carceri di Spoleto a disposizione dell'OVRA». Dal 1943 al 1944, durante l'occupazione nazista combatte come partigiano nella Resistenza. Attivo antifascista anche dopo la Liberazione, è scelto come elettore del nuovo sindaco di Foligno tra i rappresentanti del PCI al Consiglio comunale (31 marzo 1946). Artefice della ricostruzione del PCI a Foligno, risulta deceduto nel 1969.

Annotazioni: Nelle fonti conservate in INSMLI - Archivio AICVAS sembra esserci un fraintendimento geografico relativo alla località francese di residenza di Santarelli. Secondo le fonti utilizzate nelle pubblicazioni a cura dell\'ISUC, invece, si riporta specificamente la località di Le Cannet nel cantone di Cannes.

Annotazioni: Nelle fonti archivistico-bibliografiche è descritto come genericamente "antifascista".

Revisore: Erica Grossi

Annotazioni: Dalle fonti archivistiche, in particolare quelle relative ai volontari italiani nelle BI (in INSMLI - Archivio AICVAS, b.17; fasc.85, è segnalato come "non comunista".

Revisore: Erica Grossi

Annotazioni: Della sua esperienza nella Resistenza non è stato possibile rinvenire riferimenti archivistico-bibliografici specifici relativamente alla formazione e alla zona di effettiva partecipazione alla lotta di Liberazione. Plausibilmente si tratta dell'Umbria e della zona intorno a Foligno ma il dato è da verificare.

Revisore: Erica Grossi

Revisore: Erica Grossi