De Pasqual Valeriano, nato il 29 aprile 1908 a Silschede (Germania). Meccanico, comunista. Nel 1916 rientra in Italia e dopo una breve residenza a Como. prende la residenza a Ponte nelle Alpi (Belluno) luogo di origine del padre. Nel 1921 si trasferisce a Belluno dove lavora come garzone in una birreria. Emigra nel 1925 in Lussemburgo dal padre ed i fratelli e poi dopo alcuni mesi in Argentina a San Carlos de Bariloche poi dopo un anno rimane disoccupato e rientra in Olanda e poi in Lussemburgo, m dove romane fino al 1928 quando si sposta in Francia a Parigi. Da lì si sposta in Germania, Lussemburgo e nel 1930 in Unione Sovietica (Mosca). A Mosca, con passaporto falso, assume l'identità  di Florindo Genti e risulta essere impiegato come interprete presso una fabbrica di cuscinetti a sfera. A Mosca si sposa con una cittadina sovietica ed ha una bambina. Dall'URSS, attraverso la Finlandia, la Svezia, la Danimarca e l'Olanda giunge in Spagna dove il 5 settembre 1937 si arruola nella Brigata Garibaldi col grado di tenente, comandante della Compagnia Zappatori. Combatte in Estremadura, Caspe e sull'Ebro. Uscito dalla Spagna nel febbraio 1939, è internato in Francia a Gurs e Vernet. Rimpatriato 2 dicembre 1941, è incarcerato a Belluno e condannato il 14 febbraio 1942 a cinque anni di confino a Ventotene, insieme al combattente di Spagna Raveane Rizzieri. Rientrato a ponte nelle Alpi dopo la caduta del fascismo, è accusato di diserzione militare ed arruolato nel Regio Esercito Italiano. Fuggito dalla caserma di Conegliano il 9 settembre 1943 fu tra i primi partigiani del Distaccamento Garibaldi "Boscarin". In seguito è partigiano e commissario politico della Brigata Garibaldi-Mazzini operante fra Mel e Valdobbiadene. Perseguitato dopo la Liberazione per fatti connessi con la guerra, espatria in Jugoslavia, a Fiume e Postumia. Con l'inizio del dissidio URSS-Jugoslavia, subisce un lungo periodo di emarginazione tanto da poter rientrare in Italia solo nel 1951, a Ponte nelle Alpi (frazione Vich).

Combattimenti sul fronte dell'Estremadura
Ritirata di Caspe
Battaglia dell'Ebro
Annotazioni: Nelle fonti vagliate vengono indicate, come luogo di nascita, due località diverse in Germania: Schafsden (Scheda Marchetti ) e Silscheiden - Westfalia (Spagna grande amore : volontari antifascisti bellunesi a difesa della Repubblica spagnola, 1936-1939, Peppino Zangrando, p. 105). Non si è stati in grado di rintracciare nessuna delle due località sulla cartina. Potrebbe trattarsi di Neunkirchen-Seelscheid (Westfalia).

Annotazioni: Tra il 1930 e il 1937 emigra in Argentina (Bariloche), Germania, Lussemburgo, Olanda, Francia (Parigi) e URSS (Mosca). Non si hanno notizie certe sulle date e sull'ordine degli spostamenti.

Revisore: Lorena Tadini

Annotazioni: Da Mosca giunge in Spagna attraversando la Finlandia, la Svezia, la Danimarca e l'Olanda ma non si hanno notizie certe delle date e dell'ordine degli spostamenti.

Revisore: Lorena Tadini

Annotazioni: Alcune fonti segnalano anche un internamento al campo di Argelés e St. Cyprien.

Revisore: Lorena Tadini

Annotazioni: Perseguitato dopo la Liberazione espatria in Jugoslavia, rientra in Italia solo nel 1951.

Revisore: Lorena Tadini