Fluminimaggiore
Provincia: Sud Sardegna
Regione: Sardegna
Stato: Italia
Nella zona sono presenti testimonianze di età prenuragica, nuragica, fenicio-punica e romana. Nel medioevo il villaggio è situato lungo il confine tra il giudicato di Arborea e il giudicato di Cagliari. Successivamente viene inglobato dagli aragonesi nel regno di Sardegna. La prima notizia storica dell'esistenza del paese, chiamato allora Flumen Major, risale al 1272 (Codex Diplomaticus Sardiniae), esistenza confermata da altri documenti del 1336 (Archivio di Aragona), e del 1421 (concessione di feudo da parte del Re Alfonso al Visconte Gessa). Il paese, che si trovava allora alla foce del Riu Mannu, viene distrutto attorno al 1650 da un'incursione barbaresca. Lo Strafarello scrive che nel 1665 si vedono ancora i resti delle case e l'Aleo, nel 1684, lo inserisce in un elenco di paesi abbandonati del Sulcis Iglesiente. L'attuale abitato di Fluminimaggiore risale ai primi anni del XVIII secolo quando il nobile Asquer e la moglie Eleonora Gessa concedono l'atto di ricostruire l'antico villaggio, disabitato da un secolo. I primi abitanti provenivano dalla zona di Terralba, oggi in provincia di Oristano. Il 18 marzo 1861 il territorio è costituito ufficialmente in comune del Regno d'Italia, sotto la provincia di Cagliari (CA). Intanto, ha un notevole incremento demografico proprio dalla seconda metà del XIX secolo, dovuto soprattutto alla crescente attività mineraria. La crisi mineraria degli ultimi decenni ha però colpito duramente il Paese che paga con un aumento vertiginoso della disoccupazione e dell'emigrazione. Intanto, il primo gennaio 2006 passa sotto la provincia di Carbonia-Iglesias (CI) e dal 28 aprile 2016 sotto quella di Sud Sardegna (SU). Fonti: http://www.elesh.it/storiacomuni/storia_comune.asp?istat=111021 ; http://www.comune.fluminimaggiore.ca.it/
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