Prati Armida, di Isidoro e Maria Amalia Melli, nata il 24 gennaio 1918 ad Apt (Francia). Armida nasce in un contesto familiare fortemente connotato da ideali libertari. Anarchiche sono sua mamma ed il suo nuovo compagno Edel Squadrani cosè come sua zia Elena Melli (compagna di Errico Malatesta tra 1921 e 1932). Armida abbraccia da giovanissima l'ideale libertario. Nella prima metè degli anni Trenta si lega sentimentalmente ad Arrigo Catani, militante anarchico di Livorno. I due espatriano insieme clandestinamente in Francia ed hanno due bambini, probabilmente gemelli, nati a Marsiglia. Qui la famiglia vive in condizioni difficili, segnate da disoccupazione e controlli polizieschi. In questa fase entra in contatto con Giulio Bacconi, anarchico attivo nella Francia meridionale. Nei primi di agosto del 1936 la coppia varca i Pirenei per soccorrere la Spagna repubblicana. Il loro appartamento a Marsiglia è preso in affitto dal Comitato anarchico italiano di Barcellona. I due giungono nella capitale catalana e si arruolano nella Sezione italiana della Colonna Ascaso, operante sul fronte aragonese. Armida è combattente in una batteria di artiglieria: tra l'agosto 1936 e l'aprile 1937 partecipa a varie operazioni militari in prima linea. La partecipazione ad operazioni militari è segnalata dalle spie fasciste ai consolati italiani ed Armida è oggetto di telegrammi diramati dal capo della polizia italiana ai prefetti del Regno. Armida ed Arrigo lasciano la Spagna qualche settimana dopo i fatti di Barcellona, a fine maggio 1937, raggiungendo la Francia (risiedono a Marsiglia, 85 rue de la Croix de Pierre) ed è segnalata in Belgio nel 1938 (a Bruxelles, 8 rue Joseph Claes). Qui Armida è segnalata come aderente della Fraction belge de la gauche communiste internationale, formazione di ispirazione bordighista. Armida è segnalata in Rubrica di frontiera per l'arresto; l'ultimo dispaccio di polizia riporta che nel marzo 1939 si allontana dalla capitale belga. In seguito se ne perdono le tracce.

Revisore: Andrea Torre

Revisore: Andrea Torre