Liberazione di Prato
Il territorio comunale di Prato viene liberato tra il 2 e il 9 settembre 1944. Il 6 del mese, con l'approssimarsi delle forze alleate, le truppe tedesche lasciano la città . Nella notte precedente, tra il 5 e il 6 settembre, i distaccamenti partigiani della brigata “Bogardo Buricchi” (circa 250 uomini), attestati sul monte Javello, iniziano la discesa lungo la Val di Bisenzio in direzione di Prato allo scopo di entrarvi prima dell'arrivo degli Alleati. Giunti in località Pesciola, nei pressi di Figline, i partigiani della “Buricchi” si fermano per attendere come prestabilito Domenico Fabbrini, la staffetta che col favore della notte dovrà guidarli attraverso le linee nemiche fino a Prato. Ma sul luogo concordato il Fabbrini non si fa trovare. Dopo una discussione sul da farsi sorta entro il raggruppamento, si decide di avanzare lo stesso. Ma passa poco tempo che il gruppo partigiano, tra Coiano e Figline di Prato, viene intercettato da un'unità della 334. Divisione di fanteria, forse al corrente dello spostamento della “Buricchi”. Ne nasce un conflitto a fuoco durissimo con perdite da entrambe le parti. La “Buricchi” si disperde, mentre una trentina dei suoi componenti, catturati dai tedeschi a seguito di un minuzioso rastrellamento, sono condotti a Villa Nocchi. Qui, il maggiore Karl Laqua improvvisa un processo, al termine del quale viene pronunciata una condanna a morte per impiccagione. Nelle prime ore mattutine del 6 settembre, mentre gli Alleati stanno già entrando a Prato, gli ostaggi sono condotti dai tedeschi nel paese di Figline e qui impiccati a turno a delle travi in prossimità dell'arco di via Maggio. Del gruppo dei condannati, solo uno o forse due riescono a fuggire un istante prima di essere impiccati approfittando della confusione generata dal contemporaneo bombardamento che gli Alleati stanno svolgendo su Prato. I 29 impiccati sono lasciati dai tedeschi appesi per un giorno intero, prima che alcuni abitanti di Figline, vincendo la paura, provvedano a dar loro una prima sommaria sepoltura. Fonte: Atlante stragi: http://www.straginazifasciste.it/?page_id=38&id_strage=2363
LEGATE A QUESTO EVENTO
Persone
- Saccenti Dino (20 giugno 1901 - 16 aprile 1981) , dal settembre 1944 fino al settembre 1944