CLN di Bolzano
Descrizione: Dopo l’8 settembre 1943 Manlio Longon è tra i promotori della Resistenza e viene presto messo a capo del CLN di Bolzano come organizzatore di gruppi partigiani, poi inquadrati nella Divisione CLN Zona Bolzano. L’attività del CLN Zona Bolzano è caratterizzata dal fatto che la provincia è parte della Zona d’Operazione delle Prealpi. Quello del CLN Bolzano risulta un esempio di Resistenza “senza armi”, in quanto operante nel cuore di una regione annessa al Reich, anche se non mancano episodi di lotta armata. Il CLN costituisce cellule nelle principali fabbriche, crea una rete di staffette, alimenta la propaganda antinazista, diffondendo la stampa clandestina. Dopo la costituzione del campo, organizza le evasioni dal campo e dai treni diretti in Germania e l’assistenza ai deportati e crea basi operative per gli operatori radio delle missioni alleate. Nel dicembre ’44 i dirigenti del CLN vengono arrestati, portati al Corpo d’Armata, torturati, e poi rinchiusi nel Blocco Celle di via Resia. A metà del dicembre 1944 anche Longon cade nelle mani della Gestapo. Viene impiccato nella sua cella il 31 dicembre 1944, dopo giorni di torture. Sette degli altri non tornano da Mauthausen.
Luogo: BolzanoData di fondazione: 1943
Tipologia: Cln
PERSONE LEGATE ALL’ENTE