Campi Attilio di Carlo e Nollinger Berta (cittadina svizzera), nato il 9 giugno 1908 a Boniswil nel Canton Argovia (Svizzera). Operaio, comunista. Rimane in Svizzera fino al 1929, quando viene a prestare servizio militare in Italia., arruolandosi nelle truppe coloniali libiche. Ultimata la ferma di due anni, si congeda col grado di caporal maggiore, ritornando in Svizzera. Lì nel 1932 contrae matrimonio con Croba Maria, dalla quale ha quattro figli. Nel giugno del 1934 ha un alterco con agenti della polizia federale, per cui viene espulso dalla Confederazione Svizzera. Rientrato in Italia, lasciando la moglie ed i figli in Svizzera, si stabilisce a Maccagno (Varese), dove trova lavoro come operaio trafilatore, senza mostrare ostilità al regime fascista, tanto da richiedere l’arruolamento per l’Africa Orientale, richiesta che non viene accolta in quanto sprovvisto della tessera del Partito nazionale fascista e non risultava chiara la sua posizione politica in Svizzera. Tra il novembre del 1936 ed il gennaio 1937, Campi riesce ad espatriare clandestinamente in Svizzera, accompagnato da Arturo Mignani e Camillo Sartorio. Mentre Sartorio si ferma in Svizzera, Campi e Mignani passano in Francia, con l’aiuto del Partito Comunista. Giunto in Francia, Campi concede un’intervista ad un redattore del giornale socialista “Nuovo Avanti !”, in cui attacca il regime fascista. In seguito a ciò il 16 dicembre 1936 viene iscritto dalla polizia italiana nella Rubrica di Frontiera e nel Bollettino delle Ricerche con la dicitura “da arrestare”. Arrivato in Spagna nel 1937, è arruolato in un reparto imprecisato delle Brigate Internazionali. Probabilmente caduto nel 1938 in quanto il suo nome appare in un elenco di quell’anno del Comitato per l’assistenza alle famiglie dei caduti in Spagna. Secondo un’altra fonte viene invece fucilato a Cordoba il 29 dicembre 1936, presumibilmente dopo essere stato catturato dai franchisti.