Campanini Giovanni di Quirino e Fantoni Giuditta, nato il 27 gennaio 1899 a Pieve di Cento (Bologna). Muratore, comunista. Sposato con due figli. Iscritto al Partito Comunista dal 1921. Nel 1923 dopo essere stato diffidato per attività antifascista, espatria clandestinamente in Francia stabilendosi a Saint Etienne (Loira) e Longvic (Costa d’Oro). Dopo lo scoppio della guerra civile, giunge in Spagna nell’ottobre del 1936 arruolandosi nella colonna Picelli il 7 novembre. Passa poi al battaglione Garibaldi come sergente e combatte a Boadilla e Mirabueno, dove rimane ferito il primo gennaio 1937 alla mano che rimane mutilata e al petto per cui è costretto a rimanere a lungo in ospedale. Per alcuni mesi viene nominato comandante militare del Centro sanitario delle brigate internazionali di Benicàssim (Valencia). Rientrato nella Brigata Garibaldi partecipa all’ultima offensiva repubblicana sull’Ebro nell’estate 1938 come tenente nel 3. Battaglione trasmissioni e responsabile del servizio osservazione. Il 28 ottobre 1938 si trova ricoverato nell’ospedale di S’Agarò non sappiamo se per malattia o ferita. Rientra in Francia il 4 febbraio 1939. Allo scoppio della guerra mondiale si arruola nell'esercito francese nel 27. Reggimento col grado di capitano. In seguito opera come partigiano nei Francs Tireurs Partisans dal 4 maggio 1943 al 9 novembre 1944. Al termine della guerra mondiale si stabilisce a Longvic (Costa d’Oro). Nessuna ulteriore notizia.