Collini Ercole di Gaudenzio e Chiesa Virginia nato Crusinallo (Novara, oggi frazione di Omegna), il 21 febbraio 1902, anarchico. Carpentiere, era emigrato per lavoro in data non nota in una località della provincia di Genova. Il 17 gennaio del 1927 si sposa a San Pier d’Arena con una ragazza del posto, Anna Lucia Ruga. Espatriato in Francia con la moglie, probabilmente nell’inverno tra il 1929-1930 (modalità e località non note), negli anni successivi la coppia torna a emigrare ancora in Olanda e in Belgio, ma non sappiamo in quale di questi due paesi abbia poi trovato casa e stabile lavoro. In Italia Collini viene iscritto in Rubrica di frontiera il che lascia supporre che l’espatrio della famiglia fosse avvenuto clandestinamente. Attivo antifascista, Collini è tenuto d’occhio dalla polizia politica del regime, l’Ovra, (già nel corso del 1931. Con il passare degli anni le attenzioni poliziesche aumentano, fino ad arrivare alla sua iscrizione, nell’ ottobre del 1935, nel Bollettino delle Ricerche – Supplemento Sovversivi (schedina n. 4308 del 17 ottobre 1935). Parte volontario per la Spagna repubblicana nell’aprile del 1937. Poco tempo dopo giunge ad Albacete (Murcia), base logistica ed organizzativa delle Brigate Internazionali e sede dei Comandi e del Commissariato Generale delle stesse. Dopo un periodo di addestramento a Quintanar de la Republica (Murcia), viene inquadrato nella 3. Compagnia, 3. Battaglione della 12. Brigata Internazionale Garibaldi. Non abbiamo informazioni sul successivo percorso spagnolo di Collini (che è spesso erroneamente indicato come Callini, con conseguenti difficoltà nelle ricerche), né sappiamo quando e in quali lo-calità abbia combattuto. Possiamo solo supporre grossolanamente che l’anarchico novarese abbia ri-calcato il cammino della Brigata lungo le ripetute e disastrose sconfitte maturate nel 1938, fino alla conclusiva battaglia dell’Ebro (luglio-ottobre 1938). A battaglia ancora in corso arriva l’ordine del ritiro dei volontari internazionali dai fronti e della loro smobilitazione, seguita dalla despedida (il commiato dalle po-polazioni catalane), dall’accantonamento dei volontari in tristissimi campi di smobilitazione e, infine, dalla ritirata in Francia, preceduto o seguito da una fiumana di civili allo sbando. Si presume che Collini sia riuscito a uscire dalla Spagna nel febbraio del 1939 e che sia poi stato internato in uno dei tanti campi di prigionia francesi. E’ probabile che successivamente sia stato rimpatriato (forse nel corso del 1943) e detenuto per poi essere assegnato al Confino di Polizia, ma mancano conferme. Notizie succinte, imprecise ed anch’esse non confermate lo vorrebbero combattente partigiano nella Resistenza, ma non è noto dove nè in quale formazione. Nessuna notizia ulteriore.

Annotazioni: Biografia di Gianpaolo Giordana aggiornata a giugno 2017, realizzata sulle seguenti fonti consultate: Archivio INSMLI – Milano (Fondo Archivio Aicvas), Bollettini delle Ricerche (Anno 1935), Archivio del Comune di Crusinallo (ora Omegna), Archivio del Centro Ligure di Storia Sociale – Genova