Calligaris Umberto di Giovanni, nato il 17 agosto 1879 a Trieste. Insegnante, comunista. Collaboratore nel primo dopoguerra di numerosi giornali (tra l’altro è redattore de “Il Lavoratore”) ed in contatto con noti esponenti del movimento operaio internazionale, risiede in Austria dal 31 gennaio 1923, dove si iscrive al Partito Socialista austriaco e successivamente assiste alla crescita del nazismo. Incontra Fritz Adler e Angelica Balabanoff. E’ corrispondente del giornale “L’esilio-Il Corriere degli Italiani”, diretto da Massimo Rocca, de “L’Italia del Popolo“ di Buenos Aires, di “Giustizie e Libertà” di “La Libertè” di Lugano e “La rambla di Barcellona”. IL 6 agosto 1927 è espulso dall’Austria, ma vi rimane clandestinamente. Il 10 febbraio 1934 in seguito ai fatti di Vienna (rivolta del Schutzbund), si trasferisce a Parigi ed il 24 aprile 1934 arriva a Barcellona. Il 30 luglio 1934 aderisce al Comitato del Fronte Unico di Barcellona dal quale però viene presto espulso. Allo scoppio della guerra il 18 luglio 1936, si unisce alle milizie combattenti che stroncano la ribellione militare a Barcellona. In seguito è presente nel battaglione "de la Muerte", non come combattente ma come ufficiale di collegamento fra il battaglione ed il governo ed amministratore. E’ in contatto con Carlo Tresca e collabora al giornale anarchico “Il Martello” di New York. Il 12 gennaio 1937 chiede l’iscrizione al PSUC (Partito Socialista Unificato di Catalogna) che riunisce PCE e PSOE, ma non viene accettato in quanto i suoi trascorsi appaiono non chiari. Viene sospettato infatti dai comunisti di essere un agente provocatore in quanto espulso dal Partito Socialista italiano. Nel 1938 si trova ancora a Barcellona. Tornato in Francia, è internato ad Argelès e poi a Gurs nella 9. Compagnia. Rientrato in Italia muore a Trieste il 21 agosto 1958.