Grotan Domenico di Raimondo e Ivancich Caterina, nato il 26 luglio 1900 a Porec/Parenzo (Croazia). Meccanico, comunista. Trasferitosi a Trieste dal 1922, disoccupato e senza una fissa dimora, viene sorvegliato dalla polizia. E' in contatto con il Partito Comunista e quando questo viene messo la bando si rende irreperibile. La polizia lo trova in seguito a Torino dove vive sotto il nome del fratello Giovanni incensurato. A Torino rimane fino all'agosto 1930, trovando impiego per breve periodo alla FIAT. Poi, sempre nel 1930, espatria clandestinamente in Francia, stabilendosi ad Annecy in Savoia. Entra a far parte del Partito socialista francese nella corrente massimalista. Espulso dalla sezione nel 1931 per indisciplina si trasferisce a Marsiglia (Bouches-du-Rhone), dove si iscrive al Partito Comunista francese. Nel settembre 1932, raggiunge la Corsica per intraprendere un'intensa propaganda con lo scopo di costruire sull'isola una sezione del Partito Comunista. Sprovvisto di documenti, ritorna a Marsiglia, dove è più facile vivere senza documenti. Durante al permanenza in quella città che si prolunga sino alla fine del 1936, continua la sua attività all'interno del Partito Comunista. Alla fine del 1936 raggiunge la Spagna ed il 4 gennaio 1937 entra nel battaglione Dimitrov della XV Brigata Internazionale combattendo nella battaglia del Jarama (febbraio 1937). Successivamente passa alla 2. compagnia del battaglione Garibaldi, impegnato nella difesa di Madrid, Inquadrato poi nel 3. battaglione della brigata Garibaldi, con cui combatte sui diversi fronti. Viene ferito due volte, il 26 giugno 1937 nel corso della battaglia di Huesca ed il 14 febbraio 1938 sul fronte di Extremadura. Guarito rientra per partecipare all’ultima offensiva repubblicana dell'Ebro, dove viene ferito gravemente l'8 settembre nei combattimenti intorno alla quota 467 sulla Sierra de Caballs. In mancanza di ulteriori notizie è probabilmente deceduto per le ferite riportate in qualche ospedale della zona repubblicana.