Grassi Angelo di Agostino e Felici Maria, nato il 28 agosto 1904 a Sinalunga (Siena). Muratore e contadino, comunista. Appartenente ad una famiglia di sovversivi, la madre Maria prende parte alle agitazioni del primo dopoguerra e si fa notare per la sua assidua presenza alle manifestazioni dei partiti più estremi, mentre il fratello Cesare fonda la federazione Comunista di Rigomagno. Emigrato in Francia nell'agosto 1931 insieme alla madre. In Italia viene schedato dalla polizia nel 1932 per attività antifascista in Francia e iscritto in Rubrica di Frontiera e nel Bollettino delle Ricerche quale comunista da perquisire e segnalare. Risiede a Gattières presso Nizza, risulta sposato il 17 giugno 1936 con la comunista Gabriella Rossi. Naturalizzato francese, ma considerato apolide dalla dittatura italiana, valica i Pirenei dopo la sollevazione franchista. In Spagna si arruola nella XII Brigata internazionale Garibaldi combattendo in Aragona e partecipando all’ultima grande offensiva della Repubblica sull’Ebro nell’estate 1938. sull’Ebro. Dopo la decisone da parte del governo repubblicano di ritirare dal fronte i volontari stranieri, nel settembre 1938 passa al campo di smobilitazione di Torellò in Catalogna. Alla caduta di Barcellona il 26 gennaio 1939, deve mettersi in marcia con gli altri volontari e le colonne di profughi per evitare di cadere in mano ai franchisti. Entra in Francia il 7 febbraio dove viene internato a St. Cyprien, e successivamente a Gurs e Vernet. Gli viene quindi revocata la cittadinanza francese. Rilasciato il 21 aprile 1942, risulta attivo nella Resistenza francese come animatore dei primi maquis Francs-Tireurs-et- Partisans nella zona di Nizza dove compie varie azioni contro gli occupanti nazisti. Il 7 luglio 1944, viene catturato a Nizza insieme ad un altro membro dei FTP, François Terrin. Dopo orrende torture, vengono entrambi impiccati ad un lampione della città e lasciati a monito dei patrioti.