Bonomini Ernesto di Giuseppe e Dolci Teresa, nato il 18 marzo 1903, Pozzolengo (Brescia). Mugnaio e decoratore, anarchico. Da giovane frequenta i socialisti e si fa presto la fama di sovversivo per antimilitarismo e diffusione di canzoni sovversive. Per evitare rappresaglie contro la sua famiglia nel 1922 espatria clandestinamente in Francia, stabilendosi a Parigi. Il 20 febbraio 1924 spara, nel ristorante Savoia, al giornalista Nicola Bonservizi, vecchio collaboratore di Mussolini e capo dei fasci italiani in Francia, che morirà dopo alcune settimane di agonia. Arrestato, Bonomini dichiara il 20 ottobre 1924 di aver voluto vendicare, con il suo atto tutte le vittime del fascismo. In suo favore è costituito un comitato di sostegno. Difeso dall'avvocato Torres, Bonomini è condannato il 23 ottobre a otto anni di reclusione e al divieto di dimora per dieci anni. Sconta la condanna a Riom (Auvergne). Rilasciato il 20 febbraio 1932 viene arrestato nei giorni seguenti ed espulso dalla Francia. Vive in Belgio per qualche mese lavorando come decoratore, ma poi torna clandestinamente in Francia e lavora alla “Librairie moderne” di Lille. Nel 1933 è incaricato della corrispondenza in francese per il nuovo ufficio del Comitato anarchico a favore delle vittime politiche d'Italia, nominato il 29 ottobre in una riunione in una sala comunale di Puteaux. L'11-12 novembre 1933 partecipa al congresso dei rifugiati anarchici italiani tenutosi a Puteaux, dove viene fondata la Federazione anarchica dei profughi italiani. Viene arrestato più volte per le sue attività antifasciste. Nell'ottobre 1935 partecipa a Parigi al congresso di riunificazione degli anarchici italiani emigrati in Europa. Arrestato nell’aprile del 1933 per contravvenzione al decreto di espulsione, viene condannato ad un mese di carcere. Rilasciato si stabilisce a Parigi, ma perseguitato dalla polizia si sposta a Lilla e poi a Sartrouville (Yvelines), dove lavora come decoratore ed infine trova rifugio in Svizzera a Ginevra. Alla fine di luglio 1936 parte per Barcellona. Qui è commissario di frontiera a Port-Bou, incaricato dalla FAI (Federaciòn Anarquista Iberica) di filtrare l'ingresso dei volontari stranieri che non potevano dimostrare il loro impegno nell'anarchismo, nel socialismo o nel comunismo. Nell'ottobre 1936 pubblica su Le Libertaire un omaggio a Emile Cottin. Contribuisce anche al periodico di Camillo Berneri "Guerra di Classe" (Barcellona, ottobre 1936 - ottobre 1927). Poi è nella Sezione Italiana di Carlo Rosselli e Camillo Berneri aggregata alla Colonna Ascaso della CNT-FAI. Nella settimana dal 3 al 7 maggio 1937, quando si scontrano il governo autonomo catalano (Generalitat) e gli anarchici spalleggiati dal POUM (Partido Obrero de Unificaciòn Marxista), comunista dissidente antistalinista, Bonomini sfugge casualmente alla liquidazione fisica da parte degli agenti dei servizi sovietici, che assassinano Camillo Berneri e Francesco Barbieri, suoi compagni di idee e di casa. Durante la successiva repressione contro gli anarchici decide di rimanere lo stesso in Spagna, per difendere gli anarchici arrestati. Ritornato in Francia l’8 aprile 1938 è a Parigi, dove usa il falso nome di “Antonio Falcelli” (o Fancelli) e interviene alle riunioni degli anarchici e dei massimalisti. Imprigionato il primo giugno 1938 per aver violato il decreto di espulsione, viene condannato, il 26 luglio, a un anno di carcere per uso di documenti falsi. Al momento della sua liberazione, il 2 marzo 1939, Bonomini, che si era iscritto al sindacato dei correttori di bozze, fu immediatamente arrestato e trasferito a Parigi, poi nel campo di lavoro di Rieucros (Lozère). Evaso a fine aprile, arriva a Bruxelles il 13 maggio 1939. Da lì riparte per il Canadà e poi New York, dove si stabilisce nel 1940 e dove è accolto dal gruppo anarchico italiano “L'Adunata dei Refrattari”. Lavora anche come scenografo a Hollywood e contribuisce alla stampa libertaria con lo pseudonimo di Dick Perry. Rimasto negli Stati Uniti, muore a Miami (Florida) il 6 luglio 1986.

Annotazioni: Scheda biografica integrata con le informazioni nel Dizionario biografico online degli anarchici italiani https://www.bfscollezionidigitali.org/collezioni/6-dizionario-biografico-online-degli-anarchici-italiani