Ambrosi Emilio di Giovannini e Bonomini Elsa, nato il 12 agosto 1896 a Verona. Ferroviere aiuto fuochista. Partecipa alla prima guerra mondiale in un reparto di arditi. Congedato torna a Verona dove viene assunto dalle ferrovie come aiuto fuochista. Iscritto al sindacato viene licenziato nel 1922 per aver partecipato allo sciopero generale indetto nell’agosto del 1922 dall’Alleanza Sindacale. Tenta di lavorare come muratore, ma la crisi rende il lavoro saltuario. Decide allora il 7 aprile 1931di emigrare clandestinamente in Svizzera, a Basilea, dove risiede in Schumburgstrasse 23, presso un certo Giuseppe Walrchirch, suo cugino, in quanto aveva sposato una sua parente. A Basilea subisce il primo arresto per mancanza di documenti e scarcerato esercita mestieri umili. In contato con i circoli antifascisti, entra subito nel mirino della sorveglianza dell’OVRA. Dalla Svizzera manda denaro alla moglie Alba Tosadori a Verona, ma i vaglia vengono intercettati dalla polizia. Ambrosi viene quindi inserito nel Bollettino delle Ricerche e nella Rubrica di Frontiera con la dicitura “da arrestare”. Allo scoppio della guerra civile, Ambrosi si porta in Spagna in data non definita e si arruola nella Brigate Internazionali. Viene assegnato alla artiglieria contraerea, batteria “Antonio Gramsci”, composta da tre bocche da fuoco che insieme alle batterie “Liebknecht” e “Thaelmann” partecipano ai combattimenti su tutti i fronti, tra cui Teruel e Guadalajara. Ogni batteria è formata da un puntatore, un caricatore, un inserviente ed una riserva. Al termine della guerra rientra in Francia e viene internato nel campo di Argelès-sur-Mer e successivamente a Gurs. Allo scoppio della guerra con la Germania, Ambrosi esce dal campo, assegnato alle compagnie di lavoro straniere e inviato sulla Mosa a costruire casematte anticarro sotto i bombardamenti. Negli stessi giorni la moglie muore a Verona sotto un bombardamento alleato. Al termine della guerra rientra in Italia a Verona il 6 luglio 1947 dopo 17 anni passati all’estero. Muore a Verona il 21 gennaio 1973.