Giusti Lorenzo di Giovanni e Venturi Giulia, nato il 21 settembre 1890 a Bologna. Ferroviere, anarchico. Dirigente del Sindacato Ferrovieri provinciale, è tra i sostenitori, all’inizio del 1922, della necessità di costituire un fronte unico antifascista di tutte le forze del lavoro. Per non essersi presentato al lavoro il 1° maggio 1922 subisce una sospensione dal servizio e per avere preso parte allo sciopero del primo agosto 1922 è retrocesso a sottocapostazione. Nel luglio 1923 è licenziato per motivi politici. Espatria nel 1931 in Francia per sottrarsi alle persecuzioni. Poi, dopo l'avvento della Repubblica, è in Spagna. In questo paese svolge attività politica con Fernando De Rosa, nonchè nella CNT Per questa attività è espulso e torna in Francia a Tolosa. Nel 1936, dopo la vittoria delle sinistre, si reca a Barcellona e diviene dirigente della CNT e della FAI. Allo scoppio della rivolta militare è tra gli organizzatori della Sezione Italiana aggregata alla Colonna Ascaso della CNT-FAI che si batte sul fronte di Huesca. In seguito milita nella Colonna Durruti ed è anche responsabile dei gruppi "Pietro Gori" e di "Villa Malatesta" a Barcellona. Dopo l’assassinio di Camillo Berneri durante le giornate che dal 3 al 7 maggio 1937 contrappongono il governo autonomo catalano agli anarchici alleati dal POUM, piccolo partito comunista dissidente, ha numerosi e forti contrasti con i dirigenti del Partito Comunista Italiano. Rientrato in Francia, è internato ad Argeles, dove aderisce al gruppo narchico "Libertà o Morte" e poi a Gurs. Riottenuta la libertà, partecipa attivamente alla lotta di liberazione contro i tedeschi, dai quali è catturato a Dunkerque e deportato in Germania. Tornato in libertà dopo un’avventurosa evasione nel 1941, rientra in Francia e si stabilisce a Tolosa. Il 5 agosto 1943, quando si presenta al confine a Mentone, per rimpatriare, è fermato nonostante la caduta del fascismo. Dopo un breve periodo di prigione è liberato e torna a Bologna. Aderisce al PSI e dopo l’8 settembre 1943 partecipa alla guerra di liberazione nella zona imolese. Nel marzo 1946 e nel maggio 1951 è eletto consigliere al comune di Bologna e per un decennio ricopre la carica di assessore alla polizia urbana. Muore improvvisamente la sera del 19 gennaio 1962, mentre partecipa all’assemblea della sezione del PSI, alla quale era iscritto.

Annotazioni: Scheda biografica integrata con informazioni del Dizionario Biografico on line degli Anarchici Italiani https://www.bfscollezionidigitali.org/collezioni/6-dizionario-biografico-online-degli-anarchici-italiani