Giussani Enrico di Angelo e Caorsi Maria Fanny, nato il 13 agosto 1906 a Genova. Commerciante, Giustizia e Libertà. Forse in precedenza residente a Parigi, è in Spagna dal 1931, con compiti organizzativi e politici in Giustizia e Libertà. Il 17 luglio 1936 è a Barcellona. Prende parte, in qualità di aiutante di Carlo Rosselli, alla costituzione della Sezione Italiana aggregata alla Colonna Ascaso della CNT-FAI, con la quale combatte sul fronte di Huesca. Uscito dalla Sezione assieme al gruppo giellista, per le divergenze con gli anarchici sulla militarizzazione delle milizie, fa parte in qualità di commissario politico del battaglione Matteotti, col quale combatte a Saragozza. Vien citato nel Battaglionr da Aldo Garosci nell'articolo "Visita al Battaglione Matteotti" pubblicato sul settimanale Giustizie e libertà
del 23 aprile 1937. Iscritto nel Bollettino delle Ricerche e nella Rubrica di Frontiera per il provvedimento di arresto. Esce dalla Spagna nel settembre del 1937 e nel 1939 è internato in un campo di concentramento francese. Arrestato dai tedeschi nel 1941, è consegnato alla polizia fascista e il 23 maggio 1941 inviato al confino per 5 anni nell'isola di Ventotene (Latina). Negli anni del confino aderisce al Movimento federalista europeo e quindi al Partito d’Azione. Liberato il 22 agosto 1943, si reca a Milano e diviene, con l'inizio della guerra di liberazione, uno dei dirigenti politici e militari del Partito d’Azione. Il 22 gennaio 1944 la polizia della RSI emette un ordine di cattura nei suoi confronti. Nell'ottobre 1944 è inviato a Bologna dalla segreteria nazionale Alta Italia del Partito d’Azione per assumere il comando dell'organizzazione politico-militare del partito, dopo la cattura e la fucilazione del gruppo dirigente. Nell'inverno 1944-45 riorganizza la struttura clandestina del Partito d’Azione e per alcuni mesi rappresenta il partito nel CLN. Con Pietro Foschi e Tristano Colummi, è tra i comandanti dell'8. brigata Masia di Giustizia e Libertà. Riconosciuto partigiano dal 9 settembre 1943 alla Liberazione.