Biglia Secondo di Giuseppe e Gatti Maddalena, nato a Mombercelli (Asti) il 28 novembre 1894, socialista libertario e poi comunista. Di professione commerciante in vini e successivamente commerciante di frutta e verdura. Chiamato a prestare il servizio militare in artiglieria nel corso della prima guerra mondiale, riesce a sopravvivere al conflitto e dopo il congedo si stabilisce ad Asti, dove il 16 settembre del 1922 sposa Maria Teresa Falletti. Nonostante una figlia nata (pare) nel 1927, la coppia si separa pochi anni. Dopo. Nel 1930 Biglia espatria illegalmente in Francia, decidendo di stabilirsi a Perpignano (Pirenei Orientali), a pigione dall’ anarchico italiano Giuseppe Pasotti, che lì risiedeva da tempo. Attivo antifascista, viene iscritti nella Rubrica di frontiera per l’arresto e dal 1934 e anche nel Bollettino delle ricerche, Supplemento Sovversivi (schedina n° 0258/34). Nel corso dello stesso anno chiede al Ministero degli Esteri l’autorizzazione al ricongiungimento familiare ed all’espatrio di moglie e figlia, ma per ragioni non note la richiesta viene respinta. Emigra allora temporaneamente in Algeria, per lavorare come muratore in una regione dell’interno, ma nell’estate del 1936 è già di ritorno a Marsiglia (Bouches-du-Rhône). Ad ottobre dello stesso parte volontario per la Spagna repubblicana: mossosi da Perpignano, prosegue con il passaggio dei Pirenei, grazie all’aiuto di Pasotti. Giunto a Barcellona, si arruola nella Colonna Lenin, organizzata dal Poum (Partido obrero de unificación marxista), una formazione della sinistra comunista antistalinista , che aveva un certo seguito in Catalogna e nell’Ovest aragonese nonché in poche altre regioni spagnole. Dal gennaio del 1937 lo ritroviamo tuttavia autista- meccanico alla base delle Brigate Internazionali di Albacete (Murcia). Non sappiamo altro sulle sue vicende durante la guerra civile, almeno fino all’ inizio del 1939. Nel corso della prima decade di febbraio, nel pieno della retirada verso il confine francese, Biglia riprenderà le armi e prenderà parte agli ultimi disperati combattimenti nelle file della Agrupación de Fuerzas Internacionales, raccogliticcia e fluida unità che cerca di contenere il dilagare delle forze franchiste per proteggere l’esodo dei profughi verso il confine francese. Rientrato in Francia intorno al 10 febbraio viene internato nel campo di Argelès-sur-Mer (Pirenei Orientali), poi è rinchiuso per punizione per oltre sette mesi nella durissima Fortezza di Colliure. Viene infine rilasciato per essere internato nel campo di Gurs (Basses Pyrénées), dove rimarrà fino al giugno del 1940. Trasferito nuovamente ad Argelès, ne evade il 10 febbraio del 1941 per poi riattraversare clandestinamente la frontiera pirenaica e inoltrarsi (per motivi a noi ignoti) in territorio spagnolo. Intercettato e arrestato a Figueras (Catalogna), é consegnato al Regio Consolato d’Italia di Barcellona e rimpatriato nel marzo del 1941 con il piroscafo “Derna”. Sbarcato a Genova, viene tradotto ad Asti dove il 5 maggio la Commissione provinciale per il confino di Polizia lo assegna a un anno di confino a Ventotene, dove giunge il 22 di maggio. Rimesso in libertà allo scadere dei 12 mesi, vien internato a Bettola, nel piacentino, per tutta la durata della guerra e torna definitivamente in libertà nel settembre del 1943. Dopo l'8 settembre Biglia prende parte alla Resistenza nell'Astigiano: combatte nella 9. Divisione Garibaldi con il nome di battaglia Mondo. La Commissione riconoscimento qualifiche regionale Piemonte gli attribuisce la qualifica di benemerito per le attività svolte durante la guerra di liberazione. Sopravvissuto al conflitto, muore ad Asti il 1° marzo del 1953.

Annotazioni: Biografia di Gianpaolo Giordana aggiornata a aprile 2017, realizzata sulle seguenti fonti consultate: Archivio INSMLI – Milano (Fondo Aicvas),Archivio Centrale dello Stato – Roma (Casellario Politico Centrale, busta 645, fascicolo 9686) , Archivio del Comune di Mombercelli, Archivo Nacional Militar – Avila (Spagna), Archivo Historico Nacional – Salamanca (Spagna) elenchi di volontari, Archives BDIC – Nanterre (Francia) ) Nella Banca dati del partigianato piemontese viene indicata come data di nascita il 18 novembre 1894.