Girolimetti Mario di Ercole nato il 17 febbraio 1902 a Senigallia (Ancona). Anarchico. Di professione meccanico. Con la famiglia emigra a Sant'Arcangelo di Romagna il 30 novembre 1912. Fin dalla giovane età dimostra tendenze libertarie. Simpatizzando per il movimento anarchico. All'avvento del fascismo viene schedato come comunista e inizia a subire aggressioni da parte degli squadristi. Vista la persecuzione politica e la difficoltà di trovare lavoro decide, nell'aprile 1924, di espatriare con regolare passaporto per la Francia. Si reca a Montebeliard (Doubs), dove rimane fino alla fine del 1925. allorché viene arrestato per contrabbando di tabacco e condannato a tre mesi di prigione e a mille franchi di ammenda. Non potendo pagare la pena pecuniaria resta per otto mesi nelle carceri di Belfort. Scarcerato viene espulso dal territorio francese. Ripara a Esch-sur-Alzette alla frontiera franco-lussemburghese dove si ferma fino ai primi del 1927, per poi trasferirsi a Athus e lavorare come meccanico presso le acciaierie Dongrè Mariaye. Nel 1931 é a Charleroi e lavora sempre come meccanico presso le acciaierie De Lenau. Passa poi ad Arlon (Belgio) e qui esercita svariati mestieri. Sul finire del 1935 aiutato dal fratello Carlo, che gli presta mille franchi, si trasferisce a Flemalle Grande e lavora come calzolaio. Da tempo convive con una divorziata, Celine Clainbois, dalla quale ha avuto una bambina. Nel 1936 si trasferisce a Liegi lavorando presso una fabbrica di biciclette sempre come meccanico. Politicamente è attento a non dar rilievi, sapendo di essere continuamente vigilato. e per paura di incorrere nel decreto di espulsione. Nel dicembre 1936 parte per la Spagna dove si trova già suo fratello Ferruccio. Giunto ad Albacete è inquadrato nelle milizie del POUM (Partido Obrero de Unificaciòn Marxista), piccolo partito comunista dissidente, poi nella 15. Brigata Internazionale come meccanico riparatore di armi. Nel marzo 1937 nelle retrovie di Morata de Tajuña è ferito alla gamba destra. Ricoverato all'ospedale dell'università di Murcia e poi in quello di Albacete, viene dimesso il 24 aprile 1937. Ritornato in zona di operazioni si incarica anche come aiuto-tipografo per la stampa dei giornali delle Brigate Internazionali. Il 17 gennaio 1938 si allontana definitivamente dalla Spagna e passando per la Francia ritorna in Belgio a Flemalle Haute dove inizia il mestiere di impresario di lavori di cemento, Nel frattempo viene denunciato dalla sua amante belga, che fuggita con un polacco a Jemeppe, è probabilmente minacciata per questo suo atto dallo stesso Girolimetti. Espulso dal Belgio riesce a soggiornare clandestinamente in questo paese fino all'8 giugno i 939 quando a Jemeppe viene arrestato dalla polizia belga per infrazione al decreto di espulsione e condotto nelle prigioni di S. Leonard di Liegi. Trattenuto dall’8 giugno al 7 luglio 1939, al suo rilascio è condotto alla frontiera con il Lussemburgo per l'espulsione. Poco controllato, piuttosto che nel Granducato preferisce rientrare in Belgio e si reca a Bruxelles. Nel 1940 lavora per un breve periodo nella Francia occupata, agli ordini di un'impresa di lavori tedesca. Il 24 febbraio 1941 è arrestato dalla Gestapo a Bruxelles il 24 aprile 1941. Tradotto in Italia il 13 luglio 1941è tradotto nelle carceri di Forlì. Deferiro alla Commissione Provinciale è assegnato a quattro anni di confino, da scontarsi nella colonia di Ventotene. Trasferito nel campo di Renicci d’Anghiari(Arezzo) il 28 luglio 1943, riesce ad evadere nel settembre 1943 . In seguito è partigiano in provincia di Forlì. Muore a Santarcangelo di Romagna il 16 giugno 1982.

Annotazioni: Scheda biografica basata sui dati raccolti da Roberto Lucioli per il volume Gli antifascisti marchigiani nella guerra di Spagna (1936-1939) [Ancona]: ANPI Marche/Istituto regionale per la storia del movimento di liberazione nelle Marche, stampa 1992 sulla base delle seguenti fonti: Comune di Sant’Arcangelo di Romagna; Testimonianza personale Irsmlm: Archivio Centrale di Stato. Fondo Casellario Politico Centrale; Archivio di Stato di Ancona, Fondo Questura Fascicoli Personali Sovversivi anni 1900-1943; A. Lopez, L\\\'antifascismo meridionale guerra di Spagna, Aicvas. Roma 1982, p.32; A. Lopez, La colonna italiana Aicvas, Roma 1985, p.25; A. Dal Ponte S. Carolini L’Italia al confino 1926-1943, La Pietra, Milano 1983, p. 943