Bianconi Marcello di Alfonso e Argia Aldina nato il 30 dicembre 1898 a Bologna. Meccanico, anarchico. Nel 1900 s trasferisce con la famiglia a Pontedecimo (Genova). Lasciata la scuola dopo le classi elementari, va a lavorare in fabbrica, dove viene considerato un sovversivo. Chiamato alle armi, viene condannato dal Tribunale Militare a 18 mesi di carcere per i reati di insubordinazione, minacce e vie di fatto contro superiori, commessi durante il servizio di leva. Più volte assalito dai fascisti, emigra in Francia nel 1924 stabilendosi a Villeurbanne (Lione), dove entra in contatto con i gruppi anarchici ed inizia un’attiva propaganda e sposa Pierina Coda. In Italia vien iscritto nel Bollettino delle Ricerche e nella Rubrica di Frontiera. Espulso dalla Francia in conseguenza di questa sua attività, non ottempera all’obbligo e viene arrestato il 4 novembre del 1931. Liberato dal carcere si trasferisce in Belgio, prima a Bruxelles e poi a Liegi, dove continua la sua attività politica. Nel 1935 è nuovamente in Francia e partecipa al Convegno d’intesa degli anarchici italiani emigrati in Europa. Giunge in Spagna alla fine dell’agosto 1936. Si arruola nella Sezione Italiana di Carlo Rosselli e Camillo Berneri, aggregata alla Colonna Ascaso della CNT-FAI e combatte ad Almudèvar dove viene ferito. Diviene armaiolo della brigata Garibaldi e dopo gli scontri di Barcellona nella settimana dal 3 al 7 maggio 1937, in cui le truppe del governo autonomo catalano (Generalitat) si confrontano con gli anarchici alleati al POUM (Partido Obrero de Unificaciòn Marxista) comunista dissidente affine ai trotskisti e durante i quali viene assassinato Camillo Berneri da agenti segreti sovietici, Bianconi disgustato dalla repressione del governo, rientra in Belgio. Arrestato per possesso di armi sconta tre mesi in carcere e poi fa perdere le sue tracce. Ricompare in Germania nel 1940 e nel 1942 viene tradotto in Italia. Arrestato all’arrivo, viene assegnato a quattro anni di confino a Ventotene. Traferito a Renicci di Anghiari alla caduta del fascismo, viene liberato alla fine del 1943. Tornato a Genova collabora col CNL alla liberazione della città. In seguito è nella componente anarchica della CGIL. Muore a Genova il 13 settembre 1959.

Annotazioni: Scheda biografica integrata con informazioni raccolte nel Dizionario biografico online degli anarchici italiani https://www.bfscollezionidigitali.org/collezioni/6-dizionario-biografico-online-degli-anarchici-italiani