Giannotti Carlo di Stefano e di Giuseppina Carecchio, nato a Caravino (TO) il 17 ottobre del 1914, antifascista. Di professione agricoltore, espatria in Francia nel 1920 con tutta la famiglia e si stabilisce a Bagnolet (Seine-Saint-Dénis), nel circondario della capitale. Non abbiamo informazioni dettagliate sulla professione e lo stato civile, ma il fatto che al momento di partire per la Spagna vivesse ancora con il padre lascia intendere che Carlo fosse ancora celibe. Maturato politicamente in anni segnati dalle grandi manifestazioni popolari e da esperienze coinvolgenti come quella del governo di Fronte Popolare, il giovane Giannotti parte volontario per la Spagna repubblicana nel novembre del 1936. Ad Albacete (Murcia), sede del Commissariato e del Comando Brigate Internazionali, nonchè principale base organizzativa e politica, dopo un breve periodo di istruzione viene inquadrato d’urgenza in una unità della 14. Brigata Internazionale La Marseillaise, a reclutamento prevalentemente francese. Probabilmente fa parte del Battaglione misto (o Neuf Nations), formato da volontari di differenti nazionalità, che tra dicembre del 1936 e gennaio dell’anno successivo viene impegnato nei combattimenti della Brigata che, a parte l’infelice esperienza di alcune unità sul fronte andaluso di Cordoba, si batte nella difesa di Madrid, da più parti assediata. Promosso sul campo al grado di sergente per l’eccellente comportamento tenuto nei combattimenti. Dal 7 al 22 di febbraio del 1937 combatte la durissima battaglia del Jarama e nel giugno successivo si batte ancora a Balsain (fronte di Segovia, a Nord-Ovest della capitale). A ottobre dello stesso anno è ancora impegnato sullo stesso fronte nella sanguinosissima battaglia di Cuesta de la Reina ed è probabile che possa aver combattuto anche sul fronte di Teruel (Aragon), città passata più volte di mano nel cuore del freddissimo inverno 1937-38. Nel marzo del 1938 è impegnato nei caotici combattimenti in Aragon con la 14. brigata La Marseillaise e le altre Brigate Internazionali, chiamate d’urgenza per respingere la attesa e violentissima offensiva nazionalista i irezione di Valencia. Nel settore di Caspe le cose non vanno bene, anzi è un autentico disastro; il fronte repubblicano è in rotta, i volontari minacciati di accerchiamento e ricacciati indietro. i fascisti che sfondano verso il Mediterraneo (raggiunto a Vinaroz), il territorio della repubblica tagliato definitivamente in due Per evitare di essere completamente annientato l’esercito repubblicano e in particolare le Brigate Internazionali devono affrontare la drammatica e dispendiosa ritirata verso il il basso corso dell’Ebro. Nel corso di quella convulsa ritirata Carlo Giannotti muore combattendo il 28 marzo del 1938, in una località sconosciuta nel settore di Caspe.

Annotazioni: Biografia di Gianpaolo Giordana edita nel volumegiugno 2017. realizzata sulle seguenti fonti consultate: Archivio INSMLI – Milano (Fondo Archivio Aicvas), Archivio Istituto Storico Regionale Ferruccio Parri – Bologna, Archivio del Comune di Caravino