Giampaoli Adalgiso di Egidio e Bonifaci Giovanna, nato il primo giugno 1901 ad Acquanegra sul Chiese (Mantova). Autista. Espatriato in Francia proveniente da Torino nel 1934, è in contatto con ambienti anarchici a Marsiglia e Parigi. Per mascherare la sua attività visita i consoli italiani di Marsiglia, Chambery e Parigi, denunciando complotti anarchici che si rivelano del tutto infondati. Viene iscritto nel Bollettino delle Ricerche e nella Rubrica di Frontiera per il provvedimento dell’arresto. Entrato in Spagna in data imprecisata prima dello scoppio della guerra civile ne viene espulso. Arrestato al confine a Bardonecchia il 27 dicembre 1935, perché sospettato di tramare contro altissima personalità e tradotto nelle carceri di Torino. Interrogato dichiara di essere rientrato in Italia per offrirsi volontario per andare in Africa Orientale. Il 17 gennaio 1936 viene condannato a cinque anni di confino a Ventotene “in considerazione della sua pericolosità”, ma viene liberato il 20 aprile 1936 perché la pena viene commutata in ammonizione per la proclamazione dell’impero. Questa liberazione così anticipata desta il sospetto di accordi con la polizia italiana. Espatriato di nuovo clandestinamente è segnalato quale combattente nelle formazioni internazionali in Spagna dal consolato di Chamberì nel novembre 1937, secondo la versione del CTV sarebbe caduto nei primi mesi di guerra, mentre combatteva in una colonna internazionale oppure in una nota della polizia “sarebbe stato fucilato in esito a condanna di un tribunale anarchico”. Quest’ultima versione, malgrado le ulteriori richieste dall’Italia, non trova conferma. In ogni caso non vi saranno ulteriori notizie di Giampaoli.