Berra Giuseppe di Gaspare Ermenegildo e Taberna Lucia, nato a Torino il primo maggio 1907, comunista. Di professione operaio. Espatriato in Francia (modalità non note) il 15 gennaio del 1931, dopo aver trascorso un certo periodo a Tolosa si trasferisce a Montauban (Tarn et Garonne). In attesa di naturalizzazione e cittadinanza la Prefettura di Montauban gli rilascia la carta di identità francese provvisoria (n. 34-AH-17909) per lavoratori dell’industria. Trova lavoro in un’industria di Lizac (Moissac, nello stesso dipartimento). E’attivo nell’Upi (Unione popolare italiana), organizzazione di massa organizzata dal PC fra gli emigrati progressisti. In Italia intanto é attivamente ricercato dall’ Ovra (Opera volontaria repressione antifascismo), che avendone perse le tracce non ne aveva avuto più notizie. Berra parte volontario per la Spagna repubblicana nell’autunno del 1936 e milita in una unità imprecisata, probabilmente il nel Battaglione Garibaldi. Nella primavera del 1937 è confermato che fa parte di un reparto della 12. Brigata internazionale Garibaldi. In seguito, forse a causa di ferita (o malattia) seguita da lunga convalescenza in un ospedale del Levante, nel marzo del 1938 rimane tagliato fuori dalla violentissima offensiva fascista che in Aragona (settore di Caspe) sfonda il fronte repubblicano, minaccia di accerchiare e distruggere le Brigate internazionali e, sbucando sul Mediterraneo a Vinaroz il 15 aprile 1937, taglia definitivamente in due il territorio repubblicano. Berra non riesce più a ricongiungersi con il suo reparto ed è obbligato dalle circostanze a rimanere nel Levante. Inquadrato nel 4. Gruppo di artiglieria internazionale (batteria “Rosselli”), che ha base ad Almansa (Murcia), é impegnato sul fronte del Centro fino alla fine delle ostilità. Ferito in combattimento (in circostanze non note), ottiene la promozione a sergente. Dopo la smobilitazione dei volontari internazionali e il loro ritiro dai fronti, il comando di Valencia lo accantona nel campo di smobilitazione di Puebla Larga. Berra lascia Valencia via mare in extremis, a metà gennaio del 1939, quando Luigi Longo (Gallo) invia in zona Giuliano Pajetta (Giorgio Camen) col compito di raggruppare i volontari internazionali sparsi per i fronti meridionali, del Centro e del Levante e di imbarcarli nottetempo alla volta di Barcellona, malgrado i pericoli rappresentati dalla flotta fascista e dei sommergibili di Mussolini, sempre in agguato al largo. Uscito dalla Spagna con la retirada nella prima decade di febbraio del 1939, é internato nel campo di Gurs (Basses Pyrénées), baracca “E”, gruppo italiano. Liberato (o evaso dal campo), riesce a stabilirsi s Tolosa, dove il 21 dicembre del 1940 sposa una cittadina francese, Noelle Anne Dalmas. Tornato in Italia nel dopoguerra, nel 1975 vive a Torino, Barriera di Milano, al n° 65 di Via Giacomo Dina. Muore a Torino il 5 dicembre 1974.

Annotazioni: Biografia di Gianpaolo Giordana aggiornata a giugno 2017, realizzata sulle seguenti fonti consultate: Archivio INSMLI – Milano (Fondo Archivio Aicvas).Archivio INSMLI – Milano, Fondo Aicvas (Busta 14, fascicolo 80),Archivio Istituto Storico Regionale “Parri” ,Archivio Centrale dello Stato – Roma (Casellario Politico Centrale, busta 542, fascicolo 013256). Archives BDIC – Nanterre (MFM 880/44, Brigades Internationales, Fonds 545, inventaires 6, af-faires 766), Archivio dello Stato Civile - Comune di Torino.