Bernard Fioravante di Luigi e Bernard Caterina, nato il 27 agosto 1897 a Belluno. Carrozziere, comunista. Coniugato con Bridda Angela. Partecipa ai fatti di Cavarzano, frazione di Belluno, dove il lunedì di Pasqua del 1924, una squadraccia fascista giunta dal centro città, tenta di dare una lezione ai militanti di sinistra della zona detta “Piccola Russia”, caratterizzata da un forte circolo socialista ed una sezione del Partito Comunista d’Italia, capeggiata da Bruno Broi. Gli squadristi si presentano in una sala dove si teneva una festa da ballo e il loro caporione, un sergente del 56. Fanteria allora di stanza a Belluno, colpisce a revolverate Paolo De Salvador, abitante del luogo. La reazione della popolazione è immediata e decisa. Diffusasi la voce della provocazione in atto, tutti gli uomini disponibili accorrono a respingere l’aggressione scagliando pezzi di legno presi da una catasta. La conseguenza degli scontri è una severa repressione che costringe molti abitanti della zona ad allontanarsi per sfuggire all’arresto. Tra questi Bernard che emigra clandestinamente in Francia. Allo scoppio della guerra civile, giunge in Spagna nel gennaio 1937 ed è arruolato della compagnia italiana del Battaglione Dimitrov, XV Brigata Internazionale, e dal settembre 1937 passa al 3. battaglione della Brigata Garibaldi. Dopo il ritiro dei volontari internazionali deciso dal governo repubblicano nel settembre 1938, viene smobilitato e avviato al campo di Torellò in Catalogna. Da lì rientra in Francia nel dicembre 1938 e per sfuggire all’internamento nei campi di raccolta francesi, si arruola nella Legione Straniera . La Commissione Italiana di Armistizio con la Francia (CIAF) lo localizza ancora in Francia nell’aprile 1942, dove muore nel maggio 1942 a La Tronche (Isère), lasciando il figlio Bernard naturalizzato francese ed il figlio Luigi a Belluno.