Bonafin Francesco di Evangelista e Zeggio Giuseppina, nato a Lendinara il 18 aprile 1904. Bracciante, antifascista. Il fratello Guido è schedato come comunista. Durante la permanenza in patria Bonafin dimostra sentimenti contrari al regime fascista, tanto da esser percosso dagli squadristi. Nel 1923 emigra legalmente in Francia, stabilendosi ad Essones (Seine-et-Oise), dove lavora in una officina meccanica. Il sospetto della sua presenza in Spagna nasce da una lettera del 13 febbraio inviata da Essones alla madre e alla sorella Maria che critica per aver dato al figlio il nome Franco:” Sorella cara […] rinvengo al comincio e all’ultimo caro nipote chiedendo dove hai pescato questo prenome Franco che in nostra lingua esiste ma [non] in nome di famiglia. Ti chiedo questo perché tale nome (non prenome) fu l’autore della ribellione contro un governo libero eletto dal popolo legalmente. […] Questo fu spinto e sostenuto dai governi totalitari [del]l’asse tedesco, dove da più di un anno e mezzo insanguina l’Espagna e minaccia la pace del mondo.” Gli alleati e complici di Franco sono: “[…] assassini di almeno 5 o 6 mila bambini massacrati nelle scuole, nelle strade, ecc. Solo a Barcellona il numero di bambini morti dopo il passaggio dei Fiat e Genker [Junker] passa i 500 e queste cifre corrispondono ai bombardamenti di aeroplani sopra le città aperte, scuole e ospedali. Qui abbiamo un giornale in italiano “La Voce degli Italiani” che ci rassegna su tutto e dove tutti i partiti collaborano, dal cattolico al comunista. Qualche volta si vede Rovigo, come ultimamente un accidente ferroviario ed è in questo che dopo aver consultato altri si trova la giustizia e questa giustizia verrà dall’armata della libertà organizzata in Spagna e dove in questa si trova la gloriosa brigata Garibaldi che come sua vecchia tradizione si batte le armi alle mani per la libertà di tutti i popoli. Termino scusandomi se tengo troppo a lungo su un nome, questo è causa dell’odio inflittomi nel cuore al vedere e sapere questo massacro. Il mio pensiero mi ordina la vittoria finale della nostra Brigata Garibaldi fra tre mesi […]. Il toni inneggianti alla Brigata Garibaldi ed i particolari citati inducono la polizia ad iniziare indagini che non porteranno né alla conferma né alla esclusione della presenza in Spagna.