Bellinato Gino di Timoteo e Pelidiani Ada, nato il 15 gennaio 1910 a Rovigo. Minatore, antifascista. Poco più che quattordicenne reagisce violentemente ad una grave offesa arrecata all’onore della madre da due vicine, prendendole a pugni. Per questo è condannato a 15 giorni di carcere per lesioni e minacce con sospensione condizionale della pena. Nel 1925, a 15 anni, espatria legalmente in Francia, dove già risiede il padre. I due vengono poi raggiunti dalla madre, da tre sorelle e due fratelli. Si stabiliscono a Saint-Ypolite (Doubs). Un anno dopo Bellinato si trasferisce a Boulogne-sur-Mer (Pas-de-Calais), dove lavora per 14 mesi come minatore per la compagnia Vandervalle. Poi si sposta con la famiglia a Tarascon (Ariège) e poi a Parigi come minatore al servizio della ditta Ferruccio Lamberti. Poi passa alla società a Auxilier trasferendosi a Madrid, dove soggiornerà a più riprese a partire dal 1928. Da marzo a giugno lavorerà alla preparazione dell’Esposizione Internazionale di Madrid per poi rientrare in Francia. Nel 1932 torna in Spagna per lavorare alla costruzione della metropolitana di Barcellona. Tornato in Francia ne viene espulso nel 1936 e torna a Barcellona. Allo scoppio della guerra civile, sembra si arruoli nelle milizie repubblicane, circostanza che lui negherà sempre alla polizia italiana, ma confermata da un comunista che si arruola con lui. Bellinato sosterrà che a Madrid per lavoro, gli viene imposto un arruolamento nelle milizie che lui rifiuta, chiedendo di poter rientrare in Italia. Infatti dopo essere stato portato a Barcellona, si imbarca per Marsiglia e poi procede il viaggio verso mentone e Ventimiglia. In Italia viene richiamato al servizio militare che svolge nel 2. Reggimento Genio Minatori. Congedato nel luglio 1938, chiede ripetutamente la concessione del passaporto per poter raggiungere la famiglia in Francia, che non gli viene concesso perché la autorità sono convinte del suo arruolamento in Spagna. Nel 1940 lavora come perforatore nella miniera di Ingurtosi (Cagliari). Muore a Ceregnano (Rovigo) il 25 aprile 1950.
Annotazioni: Scheda basata sulle informazioni raccolte da Vittorio Tomasin (vedi bibliografia)
Commenti