Chiappino Riserio nato il 25 agosto 1908 a Paisan di Prato (Udine). Falegname socialista. Si iscrive alla gioventù Socialista nel 1920 e partecipa all’attività sindacale. Nel 1923 espatria in Francia con regolare passaporto e nel 1924 a Parigi è uno degli organizzatori della manifestazione per il delitto Matteotti. Arrestato dalla polizia francese è espulso. Passa allora in Belgio a Bruxelles, per poi rientrare clandestinamente in Francia. Nel 1929 è delegato al Congresso Mondiale Sindacale a Mosca, dove frequenta un corso di sei mesi sui sindacati. Nel 1931 partecipa all’assemblea antifascista di Parigi e nel 1932 a quella di Amsterdam. In quegli anni compie anche alcune missioni in Italia, portando materiale di propaganda, in collegamento con Giacinto Calligaris che aveva una profumeria a Savona e con altri a Bologna e Ravenna. Nel marzo 1933 è arrestato dalla polizia francese a Remouilins (Gard) per infrazione a un decreto di espulsione e condannato a 4 mesi di prigione che sconta a Nimes. Liberato, passa la frontiera spagnola e vi rimane 4 mesi per poi fare ritorno in Francia, dove rimane clandestinamente ad Avignone sino alla rivolta militare in Spagna del luglio 1936. Tornato in Spagna si arruola con la Colonna Andrè Marty , comandata da Juels Dumont, sul fronte di Huesca e rimane con il reparto francese per tutta la guerra, combattendo in Andalusia, sul fronte di Madrid, Teruel e Segovia. Nell’ultima offensiva repubblicana sull’Ebro è ferito e ricoverato a Barcellona e rimandato in Francia. In seguito è internato con gli latri reduci in un campo di concentramento, ma evade e torna a Parigi. Gli viene proposto di fare la spola con Italia per introdurre materiale di propaganda. Nel 1938 è arrestato a Ventimiglia il 18 novembre. Avendo scarse prove contro di lui è condannato per “offese al capo del governo” a 8 mesi di detenzione. Uscito nel 1940 con una ammonizione, viene arruolato per il servizio militare nel 3. Reggimento Artiglieria Armata di stanza a Rovigo, ma dopo due mesi, congedato. Torna ad Udine come sorvegliato speciale. Nel 1942 si reca in Germania come lavorante e nel luglio 1943 fugge e tenta di rientrare in Italia. Arrestati nel settembre 1943 è internato a Mauthausen, da dove è inviato a Monaco come falegname per riparare le case bombardate. Nel gennaio 1945 è portato in Francia a Charleroi. Liberato dai francesi si unisce alla 1. Armata arrivando con loro nel giugno 1945 ad Innsbruck (Austria). Rientrato in Italia dal Brennero si riporta ad Pasina del Prato (Udine) dove riprende l’attività sindacale e politica con il Partito Socialista collaborando con AICVAS nel Comitato Direttivo. Muore a Pasian del Prato il 30 marzo 1990.
Annotazioni: Non sono stati trovati riscontri documentali della presenza in Spagna di Chiappino, per cui le informazioni sono derivate dalla testimonianza del volontario
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