Garemi Ateo Tommaso, nato a Genova il 6 marzo 1921. Taglialegna, comunista. Figlio di operai emigrati in Francia, trascorre la sua giovinezza in Francia lavora come taglialegna quando, a soli diciassette anni, accorre nelle Brigate Internazionali in Spagna. Non si hanno notizie sul suo percorso in Spagna. Rientrato in Francia, nel 1940 aderisce al Partito comunista francese e, dopo l'occupazione tedesca, entra nelle fila della resistenza francese. Tra i più audaci combattenti della regione di Marsiglia, Ateo Garemi, dopo l'8 settembre 1943, torna in Italia e diviene l'organizzatore e il primo comandante dei GAP (Gruppi d’Azione Patriottica) di Torino. Ricco di iniziativa, dirige le azioni più rischiose e vi partecipa in prima persona. Tra le sue prime azioni, un volantinaggio contro i nazifascisti in un cinema torinese, con l'interruzione dello spettacolo. Il 25 ottobre 1943, insieme all'anarchico Dario Cagno, Garemi abbatte a colpi di pistola il seniore della Milizia Domenico Giardina (capo dell'Ufficio matricola e arruolamento della RSI), scambiandolo probabilmente con il famigerato Piero Brandimarte. Due giorni dopo Garemi e Cagno, sembra a causa di una delazione, sono arrestati dalla polizia fascista. Resistono alla tortura e, processati dal Tribunale speciale di Torino, sono condannati a morte. Al processo, Garemi dichiara ai giudici: "Sono ritornato dalla Francia per combattere contro l'invasore e i traditori fascisti. Ho giustiziato il seniore Giardina, perché sapevo che era uno dei più crudeli tra i venduti all'oppressore. Mi considero un soldato del popolo e sono fiero di aver saputo fare il mio dovere. So bene che mi fucilerete, ma non sono io che devo avere paura: dietro di me vi è la classe operaia e il popolo italiano. L'arma che mi cade di mano sarà raccolta". Il giovane gappista è fucilato il 23 dicembre 1943 con Cagno, nel cortile della caserma "Monte Grappa", dove nel dopoguerra viene apposta una lapide a ricordo. Subito dopo la morte di Garemi, per onorarne la memoria, il suo nome viene dato alla 45, Brigata Garibaldi operante nel Veneto e che, in seguito, diviene Gruppo Divisioni "Garemi". E’ uno dei primi tra gli oltre quarantaquattromila caduti della Guerra di Liberazione.
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