Mione Augusto di Gelindo ed Endrighetti Sara, nato il 24 ottobre 1898 a Mel in Borgo Valbelluna (Belluno). Costruttore, aderente a Giustizia e Libertà. Nel 1916 è arruolato nei volontari alpini del Battaglione Feltre; da qui passa all’Accademia militare di artiglieria di Torino, dove ottiene la qualifica di allievo ufficiale, successivamente promosso tenente ed infine capitano. Attratto dalle idee del combattentismo, aderisce nella prima ora al movimento fascista, come organizzatore del Partito Nazionale fascista in provincia a Lentiai (Ponte delle Alpi). È poi segretario provinciale del Fascio a Belluno. Emigrato in Francia nel 1922, esercita un’attività imprenditoriale edilizia a Bordeaux (Gironde), dove fonda con successo un’impresa edile “Entreprise A. Mione e C”. Nel 1933 consegue il titolo di ingegnere e fonda la “Construction Moderne Francaise” e la sua posizione gli consente di regolarizzare i fuoriusciti attraverso i permessi di lavoro. A Parigi diviene prima elemento di spicco nel gruppo di Giustizia e Libertà, poi presidente per il Sud ovest della Francia della Lidu (Lega Internazionale per i Diritti dell’Uomo), che assolve alla funzione di Consolato per gli antifascisti Allo scoppio della guerra civile in Spagna compie diverse missioni ad Irun per conto del governo repubblicano spagnolo. Allo scoppio delle II guerra mondiale, dopo l’occupazione della Francia da parte dei tedeschi è arrestato a Bordeaux il 13 novembre 1940, detenuto nel carcere della Santè a Parigi e poi deportato in Germania il 29 gennaio 1941 e incarcerato a Trier, poi a Wittlich ed altri campi. Successivamente è consegnato alle autorità italiane che lo arrestano al confine del Brennero. Deferito alla Commissione Provinciale di Belluno, il 22 aprile 1942, è assegnato a 5 anni di confino alle isole Tremiti. Dopo numerose lettere a Mussolini in cui tenta di ottenere il perdono rivendicando di essere stato “un fascista della prima ora”, è liberato dopo la caduta del fascismo nell’agosto 1943. Raggiunge quindi Lentiai e qui, dopo l’8 settembre, fonda il CLN locale e getta le basi della prima resistenza locale collegandosi coi colonnelli Zancanaro e Bortolotti, attivi sui monti della sinistra Piave. Qui opera anche la formazione Garibaldi “Boscarin”, dalla quale Mione, per dissensi insorti sulla condotta della guerra partigiana, viene invitato ad andarsene, decidendo di tornare clandestinamente in Francia dal fratello, dove si rifugia sotto falso nome a Salies-du-Salt (Alta Garonna) fino alla Liberazione avvenuta nell’agosto 1944. Nel 1945 pubblica “Il duro cammino per la libertà”, un libro in cui ripercorre le vicissitudini patite durante la lotta antifascista, la Resistenza ed il dopoguerra. Oltralpe riprende in mano la sua azienda di costruzioni che cresce a tal punto da costruire la Città radiosa di Marsiglia, progettata dal grande architetto Le Corbusier. Il suo successo come costruttore è talmente grande che nel 1968 ha già all’attivo la costruzione di oltre 35.000 appartamenti in Francia. Muore in Francia il 22 giugno 1922.
Annotazioni: Scheda biografica integrata da notizie tratte da. Augusto Mione, grande benefattore della comunità di Lientiai.
https://ilveses.com/augusto-mione/ URL consultata il 15 gennaio 2023
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