Restellini Camilla di Paolo, nata a Milano il 26 giugno 1910. Interprete. Figlia di un noto esponente socialista milanese, deve emigrare in Francia. A Parigi è segretaria della sezione giovanile italiana del partito socialista, e qui nel 1930 conosce Giovanni Bassanesi, poco prima del volo, che diverrà per certi versi leggendario, effettuato per diffondere volantini di propaganda antifascista a Milano nello stesso anno. Tre anni dopo, nel marzo 1933 Camilla ospita in casa sua Giovanni che, espulso da vari paesi europei, stava vagando in cerca d'asilo ed era caduto in disgrazia presso Giustizia e Libertà, di cui faceva parte perché ritenuto fragile di nervi e inadatto al lavoro clandestino. In realtà la tensione provata durante il volo su Milano ed il successivo schianto sul Gottardo avevano segnato profondamente il sistema nervoso di Giovanni. In quel periodo i due si uniscono in matrimonio. Di Camilla, Bassanesi ebbe ad affermare: "Mi unii a Camilla soprattutto per la sua intelligenza ed il coraggio di militante". Abitano a Mantes-sur-Seiner cittadina che dista una quarantina di chilometri da Parigi. Di li a poco la famiglia Bassanesi si trasferisce a Nizza, dove Giovanni apre una bottega nella quale esercita la sua professione di fotografo. Nel 1935, i due sono però espulsi dalla sede locale della LIDU (Lega Internazionale per i Diritti dell’Uomo) ed additati (falsamente) quali provocatori fascisti. Allo scoppio della guerra civile, Giovanni vorrebbe consegnare un suo messaggio a Nenni ed a Rosselli, ma esita a partire. Camilla pensa allora di portare lei personalmente il messaggio in Spagna. Ha due figli piccoli, ed è incinta al settimo mese, ma parte ugualmente. Le autorità repubblicane, o forse i comitati anarchici, la fermano a Barcellona e le impediscono di proseguire il viaggio per raggiungere i due esponenti antifascisti. Camilla rientra cosi a Nizza con una macchina messa a disposizione dei repubblicani spagnoli, qui il 13 novembre 1936, nasce il piccolo Pietro Bassanesi. Nel frattempo Giovanni raggiunge la Spagna come giornalista, ma è arrestato dalle autorità repubblicane ad Albacete ed indicato come provocatore. Incarcerato nuovamente a Barcellona, viene liberato anche per intercessione di Camilla. Nel frattempo, nel 1938. Camilla è espulsa dall'UPI (Unione Popolare Italiana). Nel 1939 la famiglia Bassanesi rientra in Italia chiedendo grazia a Mussolini e stabilendosi ad Aosta. I due si sentono profondamente pacifisti e vorrebbero contribuire alla riconciliazione delle parti in conflitto. In settembre Camilla e Giovanni diffondono un volantino contro la guerra; Giovanni è arrestato e condannato a quattro anni di confino. Poi verrà rinchiuso in manicomio a Montelupo Fiorentino e i tre figli sono internati nell’Istituto per la Maternità ed Infanzia di Aosta. Camilla viene invece graziata e se la cava con una ammonizione. L'anno successivo riesce ad ottenere l'affidamento del marito. Ma poi, in difficilissime condizioni economiche e disperata per la sua condizione, verrà anch'essa ricoverata per due anni in ospedale per malattie nervose ad Aversa. Uscita dalla clinica, terminata la guerra, Camilla si stabilisce ad Aosta: paese di origine di Giovanni, figli, divenuti quattro. Giovanni inizia a lavorare come maestro elementare ma in breve tempo perde il lavoro e finisce ricoverato nuovamente a Montelupo Fiorentino, dove nuore nel 1947. Camilla si trasferisce nel 1952 a Roma dove lavora con un’agenzia specializzata in servizi tecnico - linguistici per congressi, convegni e riunioni. Chi la ha conosciuta la ha descritta come brillante, attiva, esperta nel suo lavoro. Muore probabilmente a Roma nel 1993.
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