Giaconi Maria di Sebastianino e Giacomelli Filomena, nata il 26 settembre 1892 a Cave si Sassoferrato (Ancona). Seconda di quattro fratelli, nell'autunno del 1911, a diciannove anni, emigra negli Stati Uniti per raggiungere un fratello, già espatriato in precedenza. Si stabilisce a Peckville (Pennsylvania). Qui sposa Adolfo Ligi, un anarchico anche lui originario di Sassoferrato schedato in Italia quale pericoloso sovversivo. Con il marito svolge un'intensa attività antifascista. Accortasi di essere sorvegliata, fa perdere le sue tracce. La polizia politica fascista descrive la Giaconi come leader dei sovversivi italiani residenti in Peckville e per questo sottoposta a sorveglianza. Nell'aprile del 1932 Maria spedisce una certa somma di denaro ad Ernesto Bonomini, l'uccisore del fascista Bonservizi. Qualche settimana dopo scrive ad Errico Malatesta una lettera con allegato un assegno, il cui ammontare è frutto di una festa organizzata in occasione del Primo Maggio. Nel 1933 versa una sottoscrizione a «Il Risveglio anarchico» di Ginevra, in favore del comitato pro figli dei carcerati politici d’Italia. Nel 1935 l'anarchica marchigiana si trasferisce con il marito e la figlia a Filadelfia e nel 1937 è a New York. E' probabile che in seguito Maria si trovi in Europa; secondo la polizia del regime fascista ed anche la polizia statunitense, la nostra sarebbe passata in Spagna con le milizie rosse. In realtà non abbiamo la certezza che si sia trovata in Spagna; le fonti di polizia talvolta su questo punto sono inaffidabili e mancano conferme da altre fonti. Maria risulta in ogni modo presente negli Stati Uniti nel 1940. Muore a New York il 4 luglio 1980.