Torello Serafino di Serafino e Chiti Eugenia, nato il 17 novembre 1896 a Serravalle (Pistoia). Manovale, bracciante, comunista. Attivo politicamente sin da giovane è più volte arrestato nell’anteguerra. Espatria in Francia nel 1923 stabilendosi a Mentone (Alpi Marittime), per trasferirsi nel 1926 a Nizza, dover lavora come sguattero e manovale. In Italia viene iscritto nella Rubrica di Frontiera per il provvedimento di arresto. Espulso dalla Francia nel 1929 si porta in Belgio a Bruxelles e poi in Lussemburgo. Rientrato clandestinamente in Francia si stabilisce a Marsiglia (Bouche-du-Rhone), dove lavora nei vigneti. Nel febbraio 1932 è arrestato per violazione del decreto di espulsione del 1929 e incarcerato per tre mesi. Non lascia la Francia e vive negli anni successivo spostandosi tra Marsiglia, Perpignano, Bèziers e Antibes, svolgendo lavori occasionali per sfuggire alle ricerche della polizia. Tra la fine del 1934 e l’agosto 1935 vive in Corsica a Bastia. Alla fine del 1935 torna a Marsiglia e poi a Nimes (Gard). Arrestato viene condannato a tre mesi di prigione sempre per aver disatteso il decreto di espulsione. Dopo aver trascorso alcuni mesi a Perpignano, Bèziers e Carcassone, allo scoppio della guerra in Spagna, si imbarca a Marsiglia per Barcellona. Il 16 agosto 1936 si arruola nella Sezione Italiana di Carlo Rosselli e Camillo Berneri aggregata alla Colonna Ascaso della CNT/FAI. Parte il 19 agosto 1936 da Barcellona per il fronte aragonese e combatte sul fronte di Huesca. Allo scioglimento del reparto passa alla Brigata Garibaldi dove combatte fino al 1938. Al ritiro dei volontari internazionali deciso nel settembre del 1938 dal governo spagnolo, viene smobilitato e rientra in Francia nei primi mesi del 1939 ed è internato nel campo di Argelès-su-Mer. Evaso dopo tre mesi ripara a Bordeaux (Gironde) dove lavora al porto. Verso la fine del 1939 si sposta con la compagna e due figli a Tarbes (Alti Pirenei), dove rimane fino alla fine del 1940. Di nuovo arrestato è internato nel campo di Barcarès. Evaso viene ripreso e questa volta inviato al campo di Gurs e poi a quello di Rivesaltes. Liberato dalla Croce Rossa 18 aprile 1941, viene tradotto in Italia e arrestato alla Frontiera. Dopo un interrogatorio viene rilasciato dopo qualche mese, probabilmente perché la polizia non riesce a dimostrare la sua presenza in Spagna come volontario. Nessuna ulteriore notizia.

Annotazioni: Scheda Biografica basata sui dati tratti da Volontari antifascisti toscani nella guerra civile spagnola / a cura di Ilaria Cansella e Francesco Cecchetti. - [Grosseto] : ISGREC ; Arcidosso : Effigi, 2012. - 212 p. : ill. ; 24 cm + 1 DVD.