Armando Giovanni Bernardo di Pietro e Chesta Anna, nato il 30 dicembre del 1901 a Bernezzo (Cuneo). Contadino, antifascista. Espatriato clandestinamente in Francia in giovane età (data e destinazione non note), era rientrato in Italia per rispondere alla chiamata alle armi e prestare servizio militare. Nel settembre del 1924, da tempo congedato, sposa a Bernezzo la compaesana Anna Serra, ma dopo qualche mese torna ad espatriare oltralpe (questa volta legalmente, con un passaporto rilasciatogli dalla Regia Prefettura cuneese) alla ricerca di un lavoro duraturo. Si stabilisce in un comune della Francia meridionale, Roquevaire (Bouches-du-Rhône), ma non sap-piamo se nella circostanza la moglie l’abbia seguito oltralpe. Successivamente (ancora una volta non è nota la data) sembra sia emigrato oltreoceano inseguendo una occupazione negli Stati Uniti d’America. Non è nota la sua professione all’estero. In Italia intanto, a causa delle posizioni quantomeno tiepide nei confronti del regime e del suo passato antifascista, viene iscritto in Rubrica di Frontiera per l’arresto. Parte dall’Ohio, probabilmente all’inizio del 1937, per fare ritorno in Europa ed andar volontario nella Spagna repubblicana, ma mancano conferme circostanziate. Ad ogni modo Armando in Spagna ci arriva davvero, poiché (e si tratta di una informazione certa), in primavera viene inserito in una unità della 12ª Brigata Internazionale Garibaldi. Non abbiamo ulteriori informazioni sul suo percorso spagnolo, salvo il fatto che esce dalla Spagna per far ritorno in Francia l’8 febbraio del 1939, durante le fasi finali della retirada. In un primo tempo, forse grazie a documenti francesi validi, riesce ad evitare l’internamento e, nel corso dell’anno successivo, può cautamente far ritorno a Roquevaire. La quiete é peraltro molto re-lativa poiché, se la Francia settentrionale è occupata (e in parte annessa) dai nazisti il Midi è invece controllato dal governo collaborazionista di Vichy. Nel corso del 1941 viene infatti fermato per un controllo poliziesco: i suoi documenti sono scaduti ed è tratto in arresto, trattenuto in carcere in stato di fermo, dichiarato straniero indesiderabile e infine rinchiuso nel durissimo Campo di internamento del Vernet d’Ariège. Nel corso del 1942 il suo nome compare in un elenco di internati del Vernet destinati ad essere rim-patriati, cosa confermata dalle carte della Commissione d’Armistizio ed anche dal Regio Consolato d’Italia a Marseille (Bouches-du-Rhône), ma non ci è stato possibile sapere se il rimpatrio abbia effettivamente avuto luogo o meno. Da allora (prima metà del 1942), nessun’altra notizia di Givoanni Bernardo Armando: tacciono tutte le fonti archivistiche ma tace ancheil Comune di nascita. Stanti la perigliosità di una traversata oceanica e le difficoltà frapposte dalle autorità americane della Immigrazione nel concedere visti a veterani “rossi” di Spagna, ci. pare di poter concludere che l’antifascista bernezzese non abbia potuto ritornare negli Stati Uniti.
Annotazioni: Biografia di Gianpaolo Giordana aggiornata a settembre 12014 realizzata sulle seguenti fonti consultate: Archivio INSMLI – Milano (Fondo Archivio Aicvas), Archivio Centrale dello Stato – Roma (Casellario Politico Centrale, busta 190, fascicolo 44224), Archivio del Comune di Bernezzo (Cuneo) Alba – Valb (Abraham Lincoln Brigade Archives) www.alba-valb.org
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