Nicolazzi Rodolfo di Antonio e Anchieri Teresa, nato a Masera (Novara, oggi Verbania) il 27 luglio del 1899, comunista e poi anarchico. Di professione muratore. Nato a Masera, poco lontano da Domodossola, la sua famiglia è molto probabilmente originaria di Pallanzeno. Espatriato in Francia (modalità e data non note), dopo un certo girovagare finisce con lo stabilirsi a Dijon (Côte-d’Or), in rue Barbison. Operaio metallurgico iscritto ad un sindacato (probabilmente la CGT-SR/Confédération Générale du Travail-Syndicaliste Révolutionnaire), lavora per la ditta Laur in Boulevard Voltaire.Militante comunista piuttosto tiepido, nella tarda estate del 1936 parte volontario in Spagna per combattere per la Repubblica ed è ancora, con tutta probabilità un iscritto del Partito comunista francese. Arruolato in una unità delle Brigate Internazionali, ignoriamo però quale sia stato il suo iter iniziale in Spagna (reparto/i, fronti su cui ha combattuto). Dal 7 novembre 1937 fa parte del 2. Battaglione della 12. Brigata Internazionale Garibaldi ed è possibile che abbia preso parte ad alcuni combattimenti in Aragona (Fuentes de Ebro?). A metà febbraio del 1938 partecipa alla improvvisata offensiva in Extremadura, lanciata nel tentativo di impegnare parte delle forze fasciste che stavano preparandosi per l’offensiva di primavera in Aragona, nel settore di Caspe. Considerato poco disciplinato e amante del vino, lascia successivamente le Brigate Internazionali ed ottiene di poter continuare a combattere in una unità di orientamento libertario; contemporaneamente aderisce alla CNT (Confederación Nacional del Trabajo). Si presume sia stato ferito in combattimento durante la seconda fase della battaglia dell’Ebro (luglio-ottobre 1938), quella che, sotto la spinta violenta della controffensiva franchista, vede il ripiegamento repubblicano. All’inizio di ottobre del 1938 é ricoverato nella clinica delle Brigate Internazionali di Mataró (Catalogna), dove era giunto dopo essere stato dimesso da un altro ospedale catalano, quello di Vilanova i Geltrú. L’11 novembre successivo è ancora convalescente a Mataró: chiede d’essere autorizzato a rientrare in Francia, ma otterrà il consenso soltanto nel gennaio del 1939. Tornato a Dijon ritorna a militare nella CGT – SR (Confédération Générale du Travail – Syndicaliste Révolutionnaire) e nel gruppo libertario di Réveil Anarchiste. Non si sa altro, se non che Rodolfo Nicolazzi muore inspiegabilmente suicida a Dijon, tra fine la fine di luglio e l’inizio di agosto del 1939.
Annotazioni: Biografia di Gianpaolo Giordana aggiornata ad aprile 2017, realizzata sulle seguenti fonti consultate: Archivio INSMLI – Milano (Fondo Archivio Aicvas), Archivio del Comune di Masera (Verbania), Archives BDIC – Nanterre (MFM 880/1 ; 880/37 ; 880/44, Brigades Internationales) ; In «Sans patrie ni frontière. Dictionnaire internationale des militants anarchistes». In: Combat Syn-dicaliste », 11 août 1939.
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